Genova. Genoa da podio, basta guardare le statistiche. E troppo presto per tirare le somme, ma i numeri parlano chiaro: settimo posto in classifica, 18 punti dopo 13 giornate e, rispetto allo scorso torneo, si arriva a +9.
La classifica è ancora molto corta, ma essere la quinta difesa meno battuta della serie A assieme a Fiorentina e Udinese, qualcosa vuol dire. Così come la striscia di risultati utili consecutivi ormai arrivata a cinque giornate.
Potenza di un gruppo che ha ritrovato fiducia, potenza di un tecnico, Giampiero Gasperini, che ha confermato le speranze in lui riposte. Grinta, sacrificio e una squadra quadrata hanno permesso una trasformazione repentina che ha portato a recuperare ben 4 punti alla “sorpresa” Verona. Nell’ultimo mese solo la Juventus ha fatto meglio con 12 punti in 4 partite, il Grifone si è fermato a 10.
Non è certamente poco, ma il quadro va completato parlando di Gilardino. Mai così in forma, mai così uomo squadra, a San Siro contro il Milan ha fatto reparto da solo trasformando anche il rigore concesso. Sabato sera il confronto con il milanista Matri ha spiegato in 90 minuti a chi non lo avesse ancora capito perché il rossoblù viene convocato stabilmente da Prandelli. Anche qui, comunque, bastano i numeri: grazie all’ultimo gol è arrivato a quota 165 in sedicesima posizione tra i marcatori di tutti i tempi. Non male per uno che in estate non doveva far parte del “progetto Genoa”.