Giuseppe Pericu è il nuovo presidente dell’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova

giuseppe pericu

Genova. Giuseppe Pericu è il nuovo presidente dell’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova. Lo ha deciso l’Assemblea degli accademici promotori, nella seduta che si è svolta lunedì 25 novembre nella sede di Largo Pertini. L’ex sindaco di Genova subentra a Raimondo Sirotti che è in Accademia dal 1968, prima come docente, poi come direttore e infine, dal 2008, come presidente.

La scelta di Pericu – che ben conosce l’Accademia facendo parte dell’attuale Assemblea – si inscrive in una lunga tradizione di presidenze di prestigio che annovera tra le illustri personalità Giancarlo Piombino, anch’esso un ex sindaco della città, che ha retto le sorti dell’Accademia dal 2000 al 2008, l’imprenditore e grande collezionista d’arte Aldo Zerbone, l’ex presidente dell’associazione “A Compagna” Enrico Carbone, gli imprenditori Federico Mario Boero e Beppe Manzitti, l’ex presidente di Italgas Carlo Da Molo, fino al primo presidente del dopoguerra, Lazzaro Maria De Bernardis, assessore alle Belle Arti del Comune di Genova negli anni della ricostruzione.

Oltre al presidente, fanno parte del Consiglio di Amministrazione dell’Accademia un rappresentante della Regione Liguria, uno della Provincia di Genova, uno del Comune di Genova e uno dell’Assemblea degli accademici promotori.

L’Accademia Ligustica di Belle Arti è una delle istituzioni culturali più antiche della città, essendo nata nel 1751 per volontà dell’aristocrazia illuminata di Genova, sensibile alle nuove idee che iniziavano a circolare in Europa. È stata riconosciuta ente morale nel 1939, è in Italia – insieme a quelle di Perugia, Bergamo, Verona e Ravenna – una delle cinque Accademie private storiche, legalmente riconosciute, sostenute da enti pubblici locali e gestisce corsi biennali e triennali di alta formazione artistica. Per il potenziamento di queste realtà, lo Stato italiano sta decidendo di stanziare la somma complessiva di un milione di euro, una parte della quale dunque dovrebbe essere destinata all’Accademia genovese.

E per utilizzare al meglio, dal punto di vista manageriale, questo finanziamento, oltre che per avviare una serie di proficue sinergie con soggetti privati non soltanto cittadini, l’Assemblea degli accademici promotori ha deciso di affidarsi ad una personalità molto apprezzata, per gli incarichi ricoperti in precedenti esperienze amministrative e di comprovato valore sotto il profilo gestionale.

Un compito che attenderà il nuovo presidente sarà senz’altro quello di traghettare l’Accademia verso la “statizzazione” dell’istituto, il passaggio cioè – dopo l’attivazione di tutte le procedure necessarie per il conseguimento dell’autonomia gestionale e finanziaria – al controllo da parte del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Un processo già avviato, che ha avuto come effetto l’equiparazione – nell’ottobre 2010 – del diploma accademico alla laurea universitaria. Nel 2011 inoltre la scuola ha acquisito l’accreditamento per il riordino dei corsi triennali di 1° livello, riconoscimento non ancora conseguito da molte Accademie e che la pone su uno standard qualitativo tra i migliori a livello nazionale.

Ai corsi tradizionali dell’Accademia – decorazione, grafica, pittura, scultura, progettazione artistica per l’impresa, scenografia, didattica dell’arte – si affiancano corsi liberi di incisione, tessitura, pittura scenica. Nel biennio 2013-2014 sono quasi 400 gli iscritti. Da rilevare che le matricole sono state 107, con un incremento del 28% rispetto all’anno scolastico precedente. Oltre alla scuola, l’attività comprende anche la gestione del Museo dell’Accademia Ligustica, che custodisce un ricco patrimonio raccolto soprattutto tra la fine del Settecento e la fine dell’Ottocento e aperto al pubblico nel 1980.

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