Genova. Sono stati fermati per un normale controllo dei documenti mentre transitavano in via Prè, ma poi sono arrivate le sorprese. I due giovani, entrambi 20ennni di origine romena, ad oggi incensurati, fin da subito sono apparsi particolarmente nervosi, fingendo di non comprendere la lingua italiana e continuando a guardarsi attorno come per voler trovare una via di fuga.
I poliziotti, però, insospettiti da questo atteggiamento, hanno approfondito il controllo e trovato un cellulare I-Phone evidentemente mai utilizzato, un tablet con il relativo cavo d’alimentazione, ancora dotato di sigillo della casa madre, nonché due carte di credito intestate ad un italiano. Ormai scoperti, i due giovani hanno ammesso che la merce ritrovata era rubata.
Gli agenti, dopo aver accompagnato gli arrestati in Questura, si sono recati presso il loro domicilio in via Bozzano e qui è avvenuta la scoperta più grossa. Dentro alcune confezioni di pasta e di giocattoli per bambini, apparentemente integre, i poliziotti hanno trovato 17 telefoni cellulari iPhone e Samsung, risultati rubati lo scorso 23 novembre presso un negozio di telefonia di Quinto.
Durante la perquisizione domiciliare, inoltre, all’interno di una giacca di proprietà di uno degli arrestati è stata rinvenuta la chiave d’accensione di un motociclo ritrovato poi parcheggiato in zona Foce, anch’esso rubato.
I due ragazzi, oltre alla segnalazione per aver indebitamente utilizzato carte di credito rubate, sono stati arrestati per il reato di ricettazione in concorso tra loro e trasportati presso il carcere di Marassi. Il lpluripregiudicato connazionale 39enne, titolare dell’immobile in cui è stata rinvenuta la merce rubata, è stato denunciato per lo stesso reato.