Fiorentina-Sampdoria 2-1: i gol di Pepito Rossi esonerano Rossi, Zeman o Mihajlovic

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Stadio Artemio Franchi Far risultato a Firenze, per giunta senza gli squalificati Costa e Gastaldello, per salvare la panchina. La partita del Franchi è decisiva, il futuro di Delio Rossi e della sua Sampdoria passa di qui. Il tecnico rischia grosso, il fantasma di Zdenek Zeman lo assilla da giorni. Ha lavorato, studiato e deciso la miglior formazione possibile. Primo obiettivo blucerchiato, formazione alla mano, quello di non prenderle. Nel 5-3-2 trovano posto Da Costa in porta, De Silvestri, Mustafi, Palombo, Regini e Berardi in difesa, Obiang, Gentsoglou e Krsticic a centrocampo, Gabbiadini ed Eder in avanti.

Fa paura la squadra del grande ex Vincenzo Montella. Spaventa il capocannoniere Rossi, spaventa la velocità di Cuadrado. Unico vantaggio per i blucerchiati la sfida di Europa League che i viola hanno giocato giovedì e che può aver portato via loro qualche energia.

Si comincia e dopo pochi secondi Obiang innesca il destro dalla distanza: il pallone si spegne sul fondo. Stesso risultato, ma occasione ben più ghiotta per i viola che beffano il fuorigioco della retroguardia doriana con Borja Valero. Alle stelle il mancino di Rossi, senza pretese la replica di Gabbiadini.

Al 9’ l’episodio che cambia il match e dà una bella spallata al traballante Rossi: Berardi abbraccia Aquilani in area, è rigore. Dal dischetto Rossi che spiazza Da Costa e porta in vantaggio i viola. La Samp accusa il colpo, non riesce a guadagnare metri nonostante gli incitamenti del proprio tecnico. Passano pochi minuti, 7, e la Fiorentina raddoppia. Ancora Rossi, una magia: questa volta con un destro a giro che fa infiammare il popolo viola.

La timida reazione blucerchiata è nel debole sinistro di Berardi che spara invitato dal cross di De Silvestri. Mustafi e compagni si affidano ai lanci lunghi ma la strategia non regala i frutti sperati. Al 21’ break di Krsticic che apparecchia per Gabbiadini ma l’attaccante trova sulla propria strada un attendo Neto.

Borja Valero non inquadra la porta, Cuadrado cerca di beffare la difesa doriana con dribbling e velocità. La Sampdoria è molla, rinunciataria e mai aggressiva. E quando ci prova, succede al minuto 41’, la sorte non aiuta: il tiro di Obiang esce di un soffio. Il primo tempo si chiude qua.

Dagli spogliatoi rientrano in campo gli stessi effettivi di inizio partita. E il copione è lo stesso, con i viola a fare la partita. Rossi cambia al 7’, fuori Gentsoglou, dentro Wszolek. Il Doria è schiacciato nella propria metà campo, in trincea. Il centrocampo zoppica e i difensori sono costretti agli straordinari. Al 12’ Da Costa protagonista con una bella parata su Mati Fernandez.

Il sinistro da fuori di Wszolek è buono solo per le statistiche, calcisticamente parlando è inguardabile. Fuori anche Berardi, entra Gavazzi. Ancora Fiorentina in avanti, Aquilani ci prova di sinistro ma Da Costa fa buona guardia. Al 28’ la Sampdoria un po’ a sorpresa torna in partita. Eder per Gabbiadini che di sinistro impallina Neto e dimezza lo svantaggio.

Il gol spaventa la Fiorentina e rianima la Sampdoria che torna a rendersi pericolosa con un cross rasoterra di Wszolek sul quale nessuno riesce a intervenire. È lo stesso polacco (nel mentre Pozzi per Gabbiadini), a un minuto dal termine, a calciare verso la porta e a illudere tutti: la sfera esce di poco a lato. Tre minuti di recupero. Angolo Doria, Pozzi e Mustafi si ostacolano e non riescono a indirizzare il pallone in porta.

Finisce così, con il gol di Rossi che danno una bella spallata all’omonimo Delio. Una Sampdoria molla e in partita solo negli ultimi 15’, così non va. La società ha deciso che è arrivato il momento di cambiare. E con il mercato di gennaio ancora lontano, le rivoluzioni passano dalla guida tecnica. Salvo colpi di scena dell’ultima ora Rossi è destinato all’addio. Alte le quotazioni di Zdenek Zeman. Il boemo, ormai vicino alla risoluzione del contratto che ancora lo lega alla Roma, è pronto a lanciarsi in questa nuova avventura: gol a grappoli, fatti e subiti, sarebbe calcio spettcolo. Alternativa di lusso Sinisa Mihajlovic che ha il contratto in scadenza con la nazionale serba. Sono ore decisive.

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