“Le cose peggiori spesso si fanno in nome del bene comune”. Lo ha detto il presidente della Cei Angelo Bagnasco parlando di quei “magnati della cultura non italiani che dicono quanto la soppressione dei malati e disabili sia fonte di risparmio per fare cose più importanti, uccidendo, sopprimendo. Uno sterminio che continua con l’aborto”.
Le parole di Bagnasco arrivano a due giorni dal primo via libera del Belgio al testo di legge che estende la possibilità dell’eutanasia anche ai minori malati in fase terminale, se richiesta da loro stessi ed a condizione che uno psicologo abbia certificato la ”capacità di giudizio” del minorenne richiedente.
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