Emergenze e picchi influenzuali, pronto soccorso al collasso: in Liguria arriva il bed manager

san martino caos ospedale barelle

Liguria. Con il freddo e l’epidemia influenzale, i pronto soccorso degli ospedali genovesi rischiano, più del solito, il collasso. La Regione ha però varato un piano per “l’emergenza”.

Si chiamerà “bed manager” e sarà il professionista incaricato dalle ASL liguri per gestire l’emergenza letti in tutto l’anno, ma in particolare nei periodi di maggior afflusso di pazienti coincidenti con le epidemie influenzali.

Lo ha deciso la Giunta regionale su proposta dell’assessore alla salute, Claudio Montaldo. “L’obiettivo – ha spiegato l’assessore – è quello di migliorare l’efficienza della gestione soprattutto nei passaggi piu’ delicati, a partire dai picchi influenzali”.

Il manager, che dovrà essere identificato dalle ASL, avrà il compito di ridurre il numero delle barelle con sopra i pazienti presenti nei pronto soccorso, in attesa di ricovero, attraverso una migliore organizzazione dei posti letto dei reparti.

Per il periodo dell’emergenza influenzale l’assessore alla salute ha dato indicazioni alle ASL e alle aziende ospedaliere di attivare posti letto di osservazione breve per la valutazione del paziente nelle 24 – 36 ore successive all’entrata in ospedale prima delle dimissioni o dell’eventuale ricovero.

“Sarà compito di ogni azienda con pronto soccorso – spiega Montaldo – incrementare il numero di letti per l’osservazione intensiva che dovranno aggiungersi a quelli già esistenti”. La stessa delibera approvata prevede inoltre che nell’ambito dei posti letto di osservazione intensiva vi sia la possibilità di ospitare anche donne vittime di maltrattamenti, stalking e bullismo. Tutte le aziende, secondo le indicazioni dell’assessorato alla salute, dovranno comunque dotarsi di unità di crisi con letti pronti, che verranno attivati in caso di necessità.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.