Ex ospedale psichiatrico di Quarto, firma per la riqualificazione: cittadella della salute, sociale e case, l’uso resta pubblico

Genova. “Genova rischiava di perdere l’uso pubblico di quest’area e grazie all’azione del Comune, sollecitando la Regione al confronto, questa prospettiva è stata abbandonata”. L’accordo sulla riqualificazione dell’ex ospedale di Quarto lascia soddisfatti tutti, Tursi in primis. “Noi – ha detto oggi il sindaco durante la firma dell’accordo di programma – abbiamo portato avanti le istanze di tanti cittadini, comitati, parenti di pazienti, che rivendicavano la tutela dei diritti”.

Legata a stretto giro a un’idea di città in cui l’area di Quarto “dovesse essere asservita a finalità pubblica – ha sottolineato Doria – perché baricentrica, e perché costituisce un importante polmone”. Da questa firma Tursi ottiene che si rafforzi la presenza delle funzioni sanitarie nell’area, che ci sia uno spazio per le attività sociali acquisito dal Comune – il cui uso sarà discusso con i cittadini e il municipio – e la valorizzazione di “questo polmone verde che altrimenti sarebbe stato perduto”, la conclusione di Doria.

L’accordo sancisce la riqualificazione e l’assetto definitivo dell’area di Quarto individuando le destinazioni dei 24 padiglioni dell’ex ospedale psichiatrico, 13 dei quali restano di proprietà di Asl 3 genovese per la realizzazione di una “cittadella della salute” destinata al levante cittadino, garantendo le funzioni sanitarie fin qui svolte e mantenendo la presenza degli attuali degenti e raccogliendo, inoltre, le istanze di attenzione agli aspetti sociali.

In più, 4 padiglioni saranno destinati ad attività sociali e servizi pubblici mentre i restanti 7 saranno venduti tramite bando, che verrà pubblicato sul sito di ARTE a partire dal 2 dicembre 2013, e sono stati oggetto di una procedura di valorizzazione d’intesa tra gli enti firmatari, Regione Liguria, Comune di Genova, Azienda Sanitaria Locale n. 3 Genovese e Arte.

Con la firma di oggi si conclude un iter costellato da stop e dietrofront. “E’ stata una vicenda controversa – ha ammesso il governatore Burlando – ma sono molto contento di aver firmato l’accordo perché era giusto che la funzione urbanistica fosse pienamente svolta dal Comune. Dopo tanti anni, dal 1979, non solo abbiamo applicato bene in questa città il compito della sanità ma in quel compendio particolarmente grande inseriamo anche funzioni urbanistiche”.

Burlando ha anche ricordato che non a caso a dicembre, sarà completata l’operazione di Pratozanino relativa all’area dell’ex ospedale psichiatrico di Cogoleto, in qualche modo chiudendo una vicenda drammatica per il nostro paese.

“La trasformazione della struttura di Quarto rappresenta l’ultimo tassello di un più vasto programma per offrire piu’ servizi ai cittadini ed evitare che la gente paghi troppe tasse”, ha aggiunto l’assessore alla salute della Regione Liguria, Claudio Montaldo nel corso della presentazione dell’accordo. Questo intervento si inserisce nell’ambito di un più vasto programma di vendita che comprende altri immobili della sanità ligure.

“A Quarto vogliamo costruire un grande polo sanitario territoriale al suo interno sono infatti previste: due strutture residenziali per pazienti disabili e psichiatrici, una struttura polispecialistica ambulatoriale con i servizi di base attualmente dislocati nell’ambulatorio di via Bainsizza e altri servizi a favore del territorio. Il polo sanitario sarà integrato con interventi di tipo sociale e culturale promossi dal Comune, oltre a una parte dedicata alla residenzialità e ai servizi per il quartiere. “La ASL – ha concluso Montaldo – programmerà l’organizzazione dei servizi sanitari tenendo conto degli spazi disponibili e della necessità di dare continuità anche ai servizi per anziani e per i disturbi alimentari”.

La struttura di Quarto si va dunque ad aggiungere alle restanti case della salute dislocate sul territorio genovese. In Valbisagno la struttura della Doria a Struppa e di via Archimede; nel centro cittadino la struttura di via Assarotti con la struttura di Fiumara e a Sestri Ponente la Manifattura Tabacchi, per continuare a ponente con Villa de Mari a Prà. A queste si andranno ad aggiungere le nuove strutture previste nell’ex ospedale Martinez di Pegli, il cui appalto per l’avvio dei lavori verrà aggiudicato, come ha ribadito il direttore generale della ASL 3 Genovese, Corrado Bedogni, entro fine anno e nella ex fabbrica Coproma a Voltri per cui si stanno definendo le intese con la Croce Rossa per la sua realizzazione.

“Ci stiamo occupando anche della bassa Val Polcevera – ha concluso Montaldo – dove è prevista la realizzazione di una casa della salute a Teglia-Rivarolo con la quale completeremo il quadro della rete territoriale di Genova”.

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