Regione. Prosegue il confronto tra categorie del settore balneare e l’assessore regionale Gabriele Cascino sul tema degli aumenti dei canoni demaniali. L’assessore mantiene il dialogo, ma non vuole fare passi indietro.
“Quando li ho difesi dalla Bolkestein ero un eroe e adesso sembro un nemico – dice Cascino – Credo che il ragionamento sia più complesso. L’obiettivo è semplicemente quello di tutelare il demanio e le nostre spiagge: investimenti dietro ad una proroga della Bolkestein. Una tassa regionale per fare ripascimenti, pennelli, scogliere e arenili… tutto quello di cui ha bisogno la costa. Mi pare ragionevole”.
La giunta regionale prevede l’incremento dal 10 al 100 per cento dell’imposta sui canoni demaniali. Spiega l’assessore Cascino: “Una spiaggia di Alassio, per esempio, località nota della nostra regione, tra 500 e 600 metri quadrati e con 100 metri tra bar e cabine, paga circa 2000 euro di canone all’anno, 200 euro dei quali vanno alla Regione. A fianco, una spiaggia di 1000 metri quadrati, ma incamerata, ossia dove gli immobili sono diventati dello Stato, paga una concessione di 40.000 euro”.
“Ora mi chiedo: a coloro cui chiediamo di passare da 2 a 4 mila euro, sconvolgiamo il piano finanziario? Non credo, non sconvolgiamo i piani di nessuno visto che proprio a fianco c’è una spiaggia che ne paga 40 mila – conclude l’assessore regionale – Questo è un aumento sostenibile, soprattutto perché l’80% del ricavato sarà destinato a rifare scogliere, ripascimenti e pennelli dei quali la nostra costa ha bisogno”.