Genova. “Quando si portano avanti certe azioni bisogna tener conto delle conseguenze” Così il segretario nazionale della Faisa Cisal Andrea Gatto commenta le tre inchieste aperte dalla procura di Genova nei confronti dei lavoratori Amt.
Tre fascicoli, al momento contro ignoti. Uno riguarda il proiettile spedito in una busta indirizzata al presidente di Amt, Lino Ravera, e intercettata negli uffici postali dell’aeroporto, il secondo l’interruzione del pubblico servizio legata allo sciopero selvaggio, il terzo, invece ipotizza, invece, i reati di di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento, in riferimento all’invasione della sala rossa lo scorso martedì.
Le indagini sono condotte dalla Polizia municipale, che ha lamentato 5 vigili contusi, e dalla Digos. La municipale sta acquisendo tutti i filmati utili a identificare, in particolare, gli autori degli episodi considerati più gravi: lo sfondamento dell’area destinata alla stampa, con un vigile e un lavoratore finiti in terra e quasi calpestati, e l’assedio con spinte e tafferugli al termine del discorso del sindaco.
Accanto alle inchieste penali che stanno muovendo solo i primi passi, ci sono le sanzioni che stanno arrivando a casa dei tranvieri consegnate da carabinieri e ufficiali giudiziari. Multe di 1.000-1.500 euro. I sindacati hanno calcolato che complessivamente le sanzioni ammonteranno a 2 milioni di euro. Infine l’Autorità di garanzia per gli scioperi ha deliberato l’apertura di un procedimento di valutazione del comportamento dei sindacati in occasione delle giornate di astensione improvvisa dal servizio.
Per questo i sindacati hanno allestito un collegio di difesa per i lavoratori. Il primo passo, sul lato sanzioni, sarà il deposito di memorie difensive per ciascun lavoratore colpito dalla maxi multa (ci sono 30 giorni di tempo), ma il passaggio successivo sarà probabilmente il ricorso per tutti.
Il clima intanto nelle rimesse sta tornando lentamente alla normalità seppur con qualche scontento. “Stiamo parlando con i lavoratori – spiega il leader della Faisa Cisal Andrea Gatto – e gli stiamo spiegando che se qualcuno ha ancora delle perplessità non deve far altro che attendere. Alla fine di questo percorso di trattativa con l’azienda, che dovrà definire come recuperare i quattro milioni che mancano, ci sarà un referendum dove ognuno potrà dire la sua, in una situazione certamente meno esasperata dell’assemblea di sabato”.
Sull’assemblea di sabato Gatto chiarisce: “Così va la democrazia, se avesse vinto il no avremmo continuato lo sciopero rispettando la decisione dei lavoratori, ma un conto è lo scontento un conto quanto accaduto per colpa di una decina di facinorosi, ora pian piano i lavoratori hanno capito quanto è successo. Il resto sta a noi, ora. Dobbiamo lavorare bene in questo mese, perché l’aspettativa è alta”.
“I tavoli tecnici tra azienda e sindacati cominceranno la prossima settimana” ha detto ieri in aula rossa il sindaco Marco Doria. Per quanto riguarda i quattro milioni, per i sindacati i risparmi devono arrivare grazie a una maggior efficienza: dall’introduzione del biglietto elettronico ai tornelli nella metropolitana, dalla revisione della rete alla riorganizzazione della manutenzione, con un occhio alle tariffe del Drinbus, i cui costi pesano troppo sull’azienda e poco sul Comune di Genova. Amt, invece continua a puntare sull’appalto delle linee collinari. Da ora un mese di tempo per trovare l’ennesima indispensabile mediazione.