Genova. Dal 1994 al 2013 i casi di mesotelioma sono stati oltre 2.300, di cui 1.400 a Genova. E “Se 250 casi riguardano lavoratori di Ansaldo, Ilva e Stoppani ne restano 1.150 su cui occorre capire la provenienza lavorativa, dal porto alla cantieristica navale”, ha spiegato oggi in un apposita conferenza stampa il sindacalista Antonio Perziano (Cgil).
Giglio Landucci (Uil), ha poi sottolineato che “fino al 2020 l’incidenza tumorale continuerà ad aumentare: adesso si registrano 180 casi all’anno, tra il 1996 e il 2000 erano 130”.
La “situazione di Genova va sanata attraverso l’approvazione di provvedimenti come quelli che sono stati presentati in Parlamento negli anni scorsi”. E’ il messaggio che Cgil, Cisl e Uil hanno inviato oggi al governo in merito alla vicenda amianto nel capoluogo ligure.
“E’ necessaria – ha detto Perziano – un’assunzione di responsabilità a livello centrale per mettere la parola fine a questa situazione. Noi rispettiamo l’azione della magistratura ma c’è bisogno di interventi immediati, in dettaglio di una legge che metta in sicurezza le certificazioni”. Poi ha spiegato: “Le revoche delle pensioni non sono state effettuate su disposizione della procura ma dall’Inail che è stato condizionato dall’inchiesta”.
Durante la conferenza stampa – a cui ha partecipato anche Stefano Milone (Cisl) – è stato annunciato che i dati saranno a breve presentati al prefetto di Genova e verrà organizzata una manifestazione pubblica affinché “la vicenda amianto venga rivista”.