Cronaca

Valbisagno, Wwf contro il taglio bus: “La protesta va portata a Tursi”

bus

Genova. “Una parziale marcia indietro è insufficiente: non solo rimane aperto il problema del 14 che si ferma a Brignole, ma anche quello di altri tagli in vallata, come l’attestamento del 383 e la scomparsa del 47 la domenica, evidenziato da tempo da un altro comitato locale”. Anche il Wwf sostiene la protesta dei cittadini della Valbisagno contro i tagli bus.

“La sede più giusta per una manifestazione non dovrebbe essere Via Montaldo, ma Via Garibaldi – spiega Vincenzo Cenzuales, Presidente Wwf Genova – Sono infatti dell’amministrazione comunale le vere responsabilità del continuo degrado del trasporto pubblico a Genova, in colpevole coerenza con quanto fatto da quelle precedenti. Amt non sta facendo altro che adeguarsi a direttive politiche.

“Una manifestazione a Tursi servirebbe forse a ricordare al Sindaco che il trasporto pubblico è fondamentale per migliaia e migliaia di cittadini e a Roma ci si deve correre non per chiedere soldi per il tunnel subportuale o per altre opere che servono a favorire l’uso dei mezzi privati, ma per avere risorse per pagare il servizio, rinnovare la flotta dei bus, investire in infrastrutture a servizio dei mezzi pubblici”, continua Cenzuales che sottolinea anche come l’assessore ai trasporti “è oltre un anno che non sta facendo nulla, in primo luogo i corridoi di qualità, per ridurre i costi di esercizio e migliorare la velocità commerciale dei bus, e che questa inerzia è concausa della crisi economica di Amt”.

“Una manifestazione a Tursi magari servirebbe un po’ a tutti i consiglieri per ricordarsi che i cittadini che si trovano quotidianamente su bus carri bestiame ingolfati nel traffico sono anche elettori che potrebbero prendere coscienza che i decisori politici non stanno esattamente prendendo decisioni che miglioreranno la loro vita quotidiana”, conclude il presidente wwf.

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