Genova. Entro fine ottobre la Valbisagno vedrà di nuovo cambiare la viabilità dei suoi bus. Una retromarcia di Amt, a seguito delle vibranti proteste dei cittadini, dopo oltre due settimane di monitoraggio e una trattativa serrata a Tursi. Il no al taglio linee nella popolosa Valbisagno aveva da subito attraversato trasversalmente l’Aula Rossa, con l’approvazione di un ordine del giorno fuori sacco che impegnava giunta e sindaco al ripristino del 13 e 14, firmato dalla minoranza ma appoggiato anche dalla maggioranza (non tutta). Alla fine il dietrofront è arrivato, e Amt su richiesta dell’amministrazione comunale, ha elaborato un’ipotesi di parziale correzione del servizio.
In serata la nota congiunta: entro una quindicina di giorni la linea 13 sarà in servizio tutto il giorno da Prato a Caricamento, il 14 sarà in servizio tutto il giorno da Molassana a Brignole, mentre saranno soppressi il 12 e il nuovo arrivato (e inviso) 11. “Questo nuovo assetto, attuato a parità di costi per l’Azienda – si legge nella nota di Tursi – potrà garantire le frequenze necessarie per rispondere alla domanda di trasporto nelle varie tratte (Prato/Molassana, Molassana/Brignole, Brignole/Caricamento), ridurre il numero di cambi bus e decongestionare il capolinea di Brignole, dove rimarrà la sola linea 14, con conseguenti benefici per le manovre dei mezzi e la fruizione degli spazi da parte dei passeggeri”.
“E’ stato un gesto di sensibilità rispetto al taglio drastico previsto con l’entrata in vigore dell’orario invernale – commenta Gianpaolo Malatesta, consigliere comunale Pd – in questo modo si è potuto arginare la sensazione di totale scollegamento dal centro”. Il 13 infatti tornerà a far capolinea a Caricamento permettendo così di raggiungere più agevolmente l’ospedale Galliera e le scuole, “una minima risposta ai picchi di frequenza riscontrati negli orari di punta che rendevano inefficace e scomodo l’ 11, per nulla funzionale”. Quanto al 14 “l’interscambio a Brignole con la metro era un passaggio scontato, ma c’era bisogno di migliorare degli aspetti e ci siamo riusciti”.
La fermata, inizialmente prevista in viale Duca D’Aosta e quindi parecchio scomoda per chi volesse arrivare alla metro, secondo le nuove indicazioni, sarà spostata proprio davanti al tunnel di Sant’Agata, rendendo la metropolitana più accessibile per chi scende dal 14. Inoltre alla fermata saranno disponibili due display: uno con la frequenza del bus e uno con i tempi di percorrenza della metro. Altra concessione da via Bobbio: il ritorno del servizio prenotazione Drin Bus. “Fino a oggi gli abitanti delle zone collinari che utilizzavano le tre linee 481,477,470 non potevano prenotarlo perché il centralino chiudeva alle 19,30 – spiega ancora Malatesta – d’ora in poi invece sarà possibile chiamare fino alle 23 e avere il servizio nel giro di mezz’ora”.
In 20 anni la Valbisagno ha perso più corse rispetto ad altre parti della città, acquisendo però anche gli autubus lunghi. Con la nuova riorganizzazione, con la parte alta e quella bassa uniformate, e un probabile diradamento delle corse nelle ore di calma, non resta che far buon viso a – eventuale – cattiva “frequenza”. All’orizzonte, intanto, fa di nuovo capolino il progetto tramvia. “L’assessore Dagnino ha già organizzato un tavolo con i soggetti competenti – aggiunge Malatesta – per capire come riprendere l’ipotesi e trasformarla in progetto effettivo”.
La prossima legge di stabilità, prevista per fine ottobre, prevede infatti un fondo nazionale per il trasporto pubblico reintegrato e diversificato: una parte dei finanziamenti sarà destinata alla gestione del servizio nelle varie regioni, l’altra agli investimenti. “Se dovessero arrivare questi fondi – conclude – è necessario farci trovare pronti con il progetto effettivo che tenga conto, tra le altre cose, della messa in sicurezza del Bisagno con la nuova variante del Ponte Carrega, o le modalità di affidamento a seconda dei finanziamenti statali a disposizione”.