Genova. Con la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano da parte del group senior vice president di Telecom Italia Umberto Rapetto si è aperto oggi a Genova il tour “Anche io ho qualcosa da dire!”, un’iniziativa itinerante promossa da Telecom Italia che in cinque giorni offrirà alla città 80 incontri con il contributo di esperti, professionisti e addetti ai lavori in grado di affrontare il tema della tutela dei minori online sotto le diverse prospettive.
Un progetto di “educazione civica telematica”, per “una Rete più sicura e più accessibile per tutti” che ha preso il via dalla palestra della Scuola Diaz, diventata tristemente famosa per le torture perpetrate durante il G8 del 2001.
Una “scelta non casuale ma ragionata perché la Diaz non costituisca più un doloroso punto di arrivo di una brutta pagina delle cronache, ma diventi la base di partenza per il decollo di qualcosa di straordinariamente bello. La Diaz riconquista così nell’immaginario collettivo il suo ruolo di struttura di formazione e di educazione”.
“I giovani – ha detto Napolitano – devono imparare a distinguere quello che si trova in rete perché dei vantaggi di Internet possono avvalersi anche truffatori, venditori di falsi miti, propagandisti di odio e arroganti intenti a infierire sui più deboli.
Il progetto curato dall’ex generale della Gdf e comandante del gruppo anticrimine tecnologico Umberto Rapetto, oggi direttore Iniziative e Progetti Speciali di Telecom Italia toccherà entro l’anno anche Catanzaro (4-8 novembre), Bari (18-22 novembre) e Trento (9-13 dicembre) “occupandole” per cinque giorni.