Cronaca

Tra degrado e delinquenza a Certosa il parcheggio “terra di nessuno”, ma per l’ex Fillea nasce un progetto

Certosa. Un sabato sera di fuoco nella terra di nessuno. Non è il titolo di un film d’azione, ma quanto successo lo scorso week end nell’area ex Fillea davanti agli occhi dei cittadini di Certosa. Un’area storica, prima deposito della Shell, poi tornata a suon di battaglie alla Circoscrizione e infine trasformata in parcheggio con l’avvento dell’area pedonale tra via Canepari e via Jori.

“Doveva essere provvisorio, 20 anni fa – spiega Enrico D’Agostino, presidente del Comitato Liberi Cittadini di Certosa – una mattina ci siamo ritrovati 54 parcheggi disegnati, abbiamo iniziato la battaglia e Genova Parcheggi ne ha restituiti ai residenti 24. Ma non siamo affatto soddisfatti, qui è diventata terra di nessuno”. L’area, infatti, è divisa in due parti: la prima scoperta è a pagamento, la seconda, coperta, è per metà inaccessibile e per metà libera, a uso dei residenti. Peccato, però, che sia scarsamente illuminata e chiusa, l’habitat ideale per il fiorire di degrado e microcriminalità. Già dal tardo pomeriggio diventa infatti luogo di bivacco per ragazzi di tutte le età, anche minori, e non tutti extracomunitari. Circola alcol e gli episodi di vandalismo sono all’ordine del giorno: macchine rigate, parabrezza sfondati, aiuole come pattumiere, nonostante i bidoni per la spazzatura siano presenti. E poi le auto abbandonate, obiettivi facili della noia pomeridiana, come successo sabato notte quando una di queste auto è stata incendiata.

“L’altra sera tornando da lavorare ho visto fumo e fiamme – racconta Alessandro Tanda – una macchina aveva preso fuoco per i soliti motivi”. Ma se quella di sabato sera è stata “una delle tante volte”, l’area Ex Fillea è balzata agli onori delle cronache anche per alcuni episodi di aggressione. “Giorni fa – continua Tanda – un uomo, tra l’altro con un braccio fasciato e alle 3 del pomeriggio, è stato picchiato e fortunatamente salvato dall’intervento delle persone della zona”.

“La presidente Iole Murruni è venuta domenica mattina – aggiunge poi D’Agostino – ci ha promesso che tenterà di organizzare un tavolo con Genova Parcheggi”, considerata principale responsabile anche se il Comitato sulla questione ex Fillea sta tallonando Municipio e Comune da un po’ di tempo. “Sono due anni che stiamo tampinando le istituzioni, prima l’ex presidente Crivello, poi Iole Murruni che se ne è già occupata e se ne sta ancora occupando. Abbiamo presentato le nostre idee anche all’assessore Dagnino ma finora nulla”. Il Comitato ha in mente un progetto in dieci punti che riguarda viabilità, Aree Blu da rivedere, e il parcheggio che, così come è strutturato, con quel sistema di uscite ed entrate, coperto e poco illuminato, è troppo pericoloso per i residenti. Un progetto contro degrado e delinquenza, per ora ancora top secret, ma da presentare presto alle istituzioni.

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