Genova. Il gip Mauro Amisano, ha assolto in abbreviato 2 dei 29 giovani per il quali il pubblico ministero Vincenzo Scolastico aveva chiesto il rinvio a giudizio per gli scontri con la polizia, nella zona della stazione di Genova-Principe, verificatisi durante lo sciopero generale della Cgil del 6 maggio 2011.
Per altri 8 il giudice ha deciso il non luogo a procedere per il reato di resistenza a pubblico ufficiale ma 4 di loro andranno comunque a giudizio per reati minori come travisamento e lancio di oggetti.
Tutti e 29 i giovani sono stati assolti dal reato di “invasione di terreno o edificio”. Il processo inizierà il 5 febbraio prossimo.
I fatti. Mentre il corteo sindacale volgeva al termine un nutrito gruppo di giovani si staccò per dirigersi verso la stazione. L’obiettivo era occupare i binari (peraltro “fermi” visto che era in corso uno sciopero generale). Alcuni riescono a entrare dentro la stazione attraverso un’area di cantiere, mentre la polizia carica gli studenti rimasti fuori, molti dei quali giovanissimi. Calci e manganellate anche a ragazzini di 15 anni, che si trovavano ben lontano dall’ingresso della stazione. Molti di loro hanno poi presentato denuncia contro le forze dell’ordine.
I manifestanti (studenti e antagonisti genovesi) erano accusati di essere entrati in un’area di proprietà delle Ferrovie dello Stato, di resistenza a pubblico ufficiale per non aver obbedito all’intimazione della polizia di allontanarsi e quattro su ventinove erano anche accusati di aver lanciato oggetti atti a offendere.
Tra i difensori figurano gli avvocati Emanuele Tambuscio, Laura Tartarini, Fabio Taddei, Giancarlo Bonifai e l’ex presidente dell’ordine degli avvocati Stefano Savi.
I manifestanti sono stati identificati tramite le fotografie scattate durante gli scontri e dalle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza.