Sampdoria-Torino e gli errori arbitrali: la rabbia delle due squadre. Ma Gervasoni non verrà fermato

nicola pozzi

Genova. Da una parte un gol non convalidato, dall’altra un rigore, contestato, fischiato oltre il 90esimo minuto. Il protagonista degli errori arbitrali di Sampdoria-Torino è uno solo: l’arbitro Gervasoni.

Tutto inizia a fine primo tempo. Sampdoria sull’1-0, punizione dal limite affidata a Palombo. Il tiro viene respinto dal portiere granata Padelli, la palla arriva a Pozzi che insacca. La Samp esulta, lo stadio Ferraris pure. Gervasoni però non è d’accordo: il gol è arrivato ormai a tempo scaduto (oltre cioè i due minuti di recupero concessi) e quindi non è valido. “Una gioia immensa, sono corso sotto la Sud, poi – spiega Pozzi – passando dietro la porta sono andato in panchina ad abbracciare i compagni. E a quel punto mi hanno detto che non era gol…”

Forse sul 2-0 potremmo parlare di un risultato finale molto diverso. Non lo sappiamo: sappiamo però che la partita è finita con un rocambolesco 2-2. Verso il 90esimo c’è poi lo spazio anche per le recriminazioni granata: Eder cade in area, Gervasoni assegna il rigore nei minuti di recupero. Secondo gli ospiti il fallo è iniziato fuori area.

Sembra però che il fischietto non sia destinato ad accomodarsi in panchina: il designatore Braschi lo ha assolto da ogni colpa.

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