Rapallo. Sono 37 i negozi che rischiano di chiudere a Rapallo. E non solo a causa della crisi, ma anche per colpa di banche e caro affitti. Numeri impietosi snocciolati da Enrico Castagnone, coordinatore in città di Confesercenti a margine della presentazione della sede del sindacato di categoria di via della Libertà 28.
”La crisi ha tagliato le gambe a tutti – spiega Castagnone – e molti negozianti non ce la fanno piu’. Oltretutto le banche hanno rivisto i fidi non sulla base del fatturato ma sugli studi di settore e questo ha comportato il dimezzamento o l’annullamento del credito a molti esercenti. Inoltre c’e’ il problema del caro affitti che i proprietari degli immobili proprio non capiscono: si ostinano a chiedere le cifre di una volta e se non le ottengono piuttosto tengono chiuso il fondo”
Castagnone ha sottolineato il problema del caro affitti sottolineando che i proprietari preferiscono affittarli ai cinesi (i negozi a Rapallo aperti dai cinesi sono 11). “E’ un punto dolente sono gli unici attualmente a poter garantire l’affitto mensile. Io non ho niente contro di loro a patto che rispettino le regole. Invece spesso non vengono controllati come gli altri commercianti sia da un punto di vista fiscale sia per la qualità della merce in vendita che spesso non si sa neppure da dove provenga”.