Genova. Momenti di tensione all’inizio del processo con rito abbreviato ad Alfredo Cospito e Nicola Gai, i due anarchici di area insurrezionalista, accusati di aver gambizzato nel maggio 2012 l’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi.
Gli imputati sono entrati in aula accolti dall’applauso degli anarchici, che hanno gridato: “Libertà, libertà, liberi tutti” e poi cospito ha iniziato a leggere il comunicato politico, ma dopo essere stato redarguito dal giudice, che ha detto di non leggere il documento in questa fase del processo, l’imputato ha lanciato il foglio del proclama a terra ed è uscito scortato dalla polizia penitenziaria e seguito a ruota da Gai.
“Siamo solo io e Nicola, nessun altro ha partecipato al nostro progetto. Non riconosciamo questo ordine democratico. Io sono anarchico e sono nichilista perché agisco e non aspetto una rivoluzione”. E’ quanto è riuscito a leggere Alfredo Cospito prima di essere allontanato dall’aula, tra gli applausi degli anarchici presenti, che hanno insultato giudice e pm, per poi uscire al grido: “Fascisti, fascisti”. Il gruppo si è poi diretto verso i vicoli del centro storico di Genova.
Nel frattempo, mentre rimane un grande dispiegamento di forse dell’ordine a presidiare la zona, gli imputati hanno formalmente rinunciato a presenziare all’udienza di oggi, quindi in aula dovrebbe parlare prima il perito del giudice, poi l’accusa e infine la difesa. Probabilmente il processo verrà rinviato.