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Pallanuoto, Champions League. Pro Recco, la fase a gironi è più vicina: 9-5 alla Stella Rossa

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Recco. Vince la Pro Recco, ipotecando il passaggio del turno. Davanti ai 1200 spettatori di Sori i campioni d’Italia hanno battuto 9 a 5 la Stella Rossa nella partita di andata del terzo turno di Champions League, che promuove le vincenti del doppio confronto alla fase preliminare a gironi. La gara di ritorno è in programma sabato 9 novembre a Belgrado.

Fa subito vedere i muscoli la Stella Rossa che conquista la palla al centro e tira verso Tempesti. Non c’è tempo di verificare gli equilibri che la squadra di Dejan Savic passa in vantaggio con l’americano, ex nerviese, Mann: spalle alla porta il centroboa mantiene il controllo, si gira e fulmina Tempesti.

Pareggia nell’azione successiva Figari a uomo in più. Nel pozzetto va Radjen (espulsione conquistata da Aicardi) e il recchelino segna con palla prima parata e poi sfuggita ad un Sefik che si arrabbia molto con se stesso.

La Pro potrebbe andare in vantaggio. Janovic colpisce un palo, sulla superiorità numerica successiva (nel pozzetto Randjelovic) ancora l’ex savonese colpisce la traversa, con la complicità di un Sefik rinato. Anche la squadra del presidente Jelenic, presente in tribuna, sfrutta la sua superiorità nuerica: fuori Madaras, trasforma Vukcevic. I due centroboa arrivati al posto di Pijetlocvic hanno dunque messo il loro sigillo.

La Pro Recco insiste sulla ricerca del fallo sul centroboa. Aicardi prima conquista un tiro di rigore, trasformato da Ivovic, e e siamo sul 2-2, con cui si chiude la prima frazione. Poi, da solo, supera di forza Vukcevic e ad inizio di ripresa porta avanti i biancocelesti.

La prima frazione si era chiusa con time-out chiesto da Savic a 15 secondi dalla sirena e con un tiro di Giorgetti dalla propria metà vasca che impensierisce Sefik più del dovuto, data la distanza.

Sefik supera se stesso, prima su una beduina di Lapenna, poi su due tiri consecutivi di Gitto e Figlioli. Ma, quando la porta sembra stregata, ci pensa Janovic, in una serie di attacchi a percussione con un destro sensazionale: riceve la lateralmente da posizione cinque con una velocità di esecuzione eccezionale fra la ricezione e la partenza del tiro, gonfia la rete ospite sul palo lontano.

Due time-out consecutivi di Savic e Tempestini, poi ancora Giorgetti protagonista in chiusura di tempo: ingaggia un corpo a corpo, prende fallo a favore e dai sette metri finge il tiro potente e sfodera una colomba precisa che supera Sefik e finisce sul palo ad un secondo dal termine.

Conquista ancora la palla al centro la Pro Recco con Jokovic (nel secondo quarto c’era riuscito Figlioli) ed è importante perché nella prima azione guadagna un rigore. Lo conquista ancora Aicardi, assolutamente l’uomo partita, lo trasforma Giorgetti e conquista il primo doppio vantaggio.

La Stella Rossa segna e dimezza lo svantaggio, con Rasovic su espulsione di Figari, ma sta cedendo alla distanza di fronte ad un Recco in ascesa. Dal 5-4 la Pro passa ad 8-4 (massimo vantaggio) con un sontuoso parziale di 3 a 0 grazie a due gol di Aicardi, entrambi in superiorità numerica per espuslione di Radjen (entrambi trasformati i suoi falli gravi) e Randjelovic che guadagna l’espulsione definitiva. La trasformazione della prima avviene con una superba circolazione di palla, con smarcamento finale di Jokovic ad Aicardi solo davanti alla linea. Il +4 è di Jokovic che non fa vedere il suo sinistro a Sefik.

Peccato per la Pro Recco, che a pochi secondi dalla sirena, per un’espulsione temporanea di Figlioli che la panchina contesta, subisce il gol da Avramovic che realizza il -3.

Si ristabilisce il tutto nell’ultima frazione. Entrambe le compagini cercano di segnare, la Stella Rossa per ridurre lo svantaggio, la Pro Recco per essere più sicura. E’ una frazione emozionante, Tempesti si supera in un paio di circostanze finché Aicardi, ancora lui, viene pescato solissimo in controfuga (difesa serba suicida), agguanta la palla, gli sfugge e quando Sefik sembra averla conquistata il nazionale di Tovo San Giacomo la deposita in rete. Esplode la piscina, si esalta la panchina. Ora si pensa al Brescia e poi al ritorno. In Serbia sarà un “inferno”.

Le dichiarazioni di Tempestini: “Quattro gol sono un vantaggio che non ti consente di rilsassarci. Ne avremmo fatti di più se ci fossimo riusciti a abbiamo l’obbligo di tenere altissima la concentrazione. Bisognerà stare attenti, perché come si è visto oggi quando stavano perdendo, hanno cominciato a buttarsi sotto, dentro a due tre per volta, Lì se trovi un arbitraggio accondiscendente che penalizza i difensori tutto diventa davvero più difficile”.

“Però – prosegue – prima di fasciarci la testa parliamo della gara di oggi. L’arbitraggio è stato equilibrato e la squadra ha riposto come mi aspettavo. In questi due giorni ero tranquillo perché la squadra anche l’anno scorso ha dimostrato in simili frangenti di dare il meglio di sè”.

“Aicardi – dice ancora Tempestini -, se avesse sbagliato il gol del 9-5 l’avremmo conciato per bene. Ma al di là della battuta, ha guadagnato due rigori, ha guadagnato espulsioni, falli a favore, insomma ha giocato una grande partita. Ma non sarebbe giusto dimenticare gli altri. Tutti assieme hanno costituito una grande Pro Recco”.

“Abbiamo ottenuto un grande risultato contro una squadra forte e più rodata di noi – afferma Maurizio Felugo -. Noi abbiamo avuto poco tempo per prepararci e per giocatori del nostro calibro è importantissimo. Adesso andremo a giocare in una bolgia e sappiamo che nella pallanuoto quattro gol di vantaggio non sono niente, soprattutto in quella bolgia. Però noi siamo abituati a queste battaglie, giochiamo a pallanuoto solo per giocare in piscine come queste”.

“Ora dobbiamo lavorare per eliminare errori come quelli che anche oggi abbiamo commesso ma che abbiamo cercato di ridurre con il mini ritiro in Croazia. Abbiamo giocato con la squadra più forte ed abbiamo visto quali erano le nostre aree di miglioramento. Ora pensiamo a Brescia – conclude -, un’altra partita terribile, ma forse viene bene perché ci tiene in tensione per la gara di ritorno a Belgrado”.

Il tabellino:
Pro Recco – Crvena Zvezda 9-5
(Parziali: 2-2, 2-1, 4-2, 1-0)
Pro Recco: Tempesti, Lapenna, Madaras, Figlioli, Giorgetti, Felugo, Janovic 1, Jokovic 1, Figari 1, Ivovic, Aicardi 4, Gitto, Pastorino. All. Tempestini.
Cvrena Zvezda: Sefik, Rasovic 1, Strahinja., Radjen, Ivosevic, Kljajevic, Vukcevic 1, Avramovic 1, Rasovic Victor, Randjelovic, Vapenski 1, Prlainovic, Mann 1, Draksimovic. All. Savic.
Arbitri: Stavropulos Nikolaos (Gre) e Koryzna Rarodslaw (Pol). Delegato Len: Filoiu Nicuale (Ger).
Note. Superiorità numeriche: 2 su 7 più 2 rigori segnati per la Pro Recco, 3 su 10 per la Crvena Zvezda. Espulsioni definitive: Randjelovic per raggiunto limite di falli a 5’57” del terzo quarto.
Presenti fra il pubblico Alexandar Sosta, oro a Seul, Pino Porzio, oro a Barcellona, e Paolo Ragosa, oro ai mondiali di Berlino 1978. Presenti circa 20 tifosi da Belgrado.

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