No alla vivisezione, la Liguria approva: “Erzelli diventi polo di ricerca della medicina predittiva”

vivisezione

Liguria. Gli ultimi dati ufficiali disponibili pubblicati sulla Gazzetta ufficiale n.53 del marzo 2009 riferiscono che nel triennio 2007/2009 sono stati usati in Italia, per esperimenti scientifici, oltre 2 milioni e seicento mila animali. Vengono usati esemplari di tutte le specie, prevalentemente topi e cavie ma nell’elenco troviamo anche quaglie, caprini e furetti.

A questo proposito, oggi in consiglio regionale il gruppo consigliare di Sinistra Ecologia Libertà ha presentato un ordine del giorno, approvato all’unanimità, che impegna il Presidente della Giunta affinché anche in Liguria la nuova normativa europea venga rispettata e ci si attivi presso i laboratori di ricerca per incentivare l’uso di metodi alternativi alla sperimentazione su cavie animali.

“La Camera dei deputati – spiegano Matteo Rossi e Alessandro Benzi Consiglieri regionali di SEL – ha approvato in via definitiva la direttiva europea che restringe la vivisezione, vieta l’allevamento nel territorio nazionale di cani, gatti e primati destinati alla sperimentazione ed incentiva l’utilizzo di metodi alternativi di ricerca. Sono altresì vietati sperimentazione che non prevedono l’uso di anestetici o analgesici, destinando fondi nazionali europei allo sviluppo e alla convalida di metodi sperimentali alternativi e corsi di formazione e aggiornamento per gli operatori degli stabilimenti autorizzati”

“Con questo Ordine del giorno – continuano i consiglieri – vogliamo richiamare l’attenzione sull’annosa questione della vivisezione anche nella nostra regione, vigilando su una pratica anacronistica quanto crudele, purtroppo ancora in uso e spesso non controllata.

“L’Europa, con questa direttiva, – concludono Rossi e Benzi – ci consegna uno strumento in più per combattere una battaglia di civiltà, che, ci auguriamo, possa essere il primo passo verso una società senza più vivisezione e che Genova, con il suo Parco tecnologico-scientifico, possa diventare il polo di ricerca della medicina predittiva”.

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