Cronaca

Genova, gli studenti inaugurano l’autunno con un corteo: “Scuola in (s)vendita”

Genova.  Agg. h. 10.49. Gli studenti genovesi, circa 1500, sono arrivati in corteo alla stazione di Principe e ora si dirigono verso piazza De Ferrari, dove daranno vista a un presidio sotto la Regione.

 

Il movimento studentesco inaugura l’autunno con il suo primo corteo, “in risposta alle continue politiche di ‘impoverimento di massa’ messe in atto dalle ultime legislature, ponendosi l’obiettivo di ripartire dai successi ottenuti l’anno scorso come il ritiro della legge Aprea”. Questa la principale motivazione che ha spinto l’Unione degli Studenti Genova a scendere in piazza.

“Se la legge Aprea è stata una delle tante scelte di trasformazione della scuola e dell’università pubblica in un ‘supermarket delle conoscenze’, l’ultimo decreto legge pone delle ulteriori misure limitanti per la scuola, spacciando delle semplici manovre correttive per politiche di investimento”, proseguono gli studenti, che stanno dando vita a un corteo nel centro di Genova.

L’unione studenti precisa che questa giornata deve rappresentare per tutti un’opportunità di lotta, dai licei ai tecnici-professionali, rivendicando soprattutto che l’istruzione non può essere mercificata, rendendo le scuole delle banali istituzioni che formano studenti in funzione del mercato del lavoro e delle aziende.

“La scuola pubblica sta vivendo da anni riforme molto penalizzanti. Quest’anno si scende in piazza per ribadire soprattutto tre tematiche fondamentali, cioè il diritto allo studio, la lotta alla dispersione scolastica, l’edilizia scolastica e gli stage – spiega Alessio, coordinatore dell’Unione Studenti di Genova – La Regione Liguria, inoltre, cambierà la legge regionale e questo farà sì che le borse di studio vengano destinate per il 79% agli istituti privati. Una tendenza che non va assolutamente bene, infatti cerchiamo di scendere in piazza ponendoci in maniera propositiva, per contrastare una didattica obsoleta, che è collegata direttamente anche con il problema della dispersione scolastica”.

Gli studenti genovesi hanno le idee chiare e hanno iniziato subito una nuova lotta. Al corteo partito da caricamento, che terminerà con un presidio sotto la Regione, si sono uniti anche gli studenti della ValPolcevera, partiti con un secondo corteo da Sampierdarena.

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