Genoa, con Gasperini è certo il modulo ma potrebbero cambiare gli interpreti

Matuzalem

Genova. L’esordio del Genoa nuovamente marchiato Gian Piero Gasperini è stato più che positivo, soprattutto nella prima parte del match contro gli etnei. Poi due benedette settimane di lavoro, per continuare a instillare il credo tattico dell’uomo di Grugliasco.

Domani Gasperson ritorna tra le mura amica, dove tanto è stato osannato negli anni precedenti. Il Genoa aspetterà il Chievo, che ha vinto a Marassi le ultime 3 sfide contro il Genoa: 3-1 nel 2010/11, 1-0 nel 2011/12, 4-2 nel 2012/13.

L’ultimo risultato positivo rossoblù risale al 7 febbraio 2010, 1-0 per il Grifone.

La sfida tecnica Gasperini-Sannino è inedita, ma i due si trovano dopo essersi sostituiti più volte l’anno scorso alla guida del Palermo, poi sceso in serie B: iniziò Sannino, che fu esonerato dopo 3 partite per far posto a Gasperini; poi un interregno di 3 gare con Malesani, il ritorno di Gasperini, il nuovo esonero e il finale lasciato a Sannino, che non evitò la caduta in B dei siciliani.

Tra i due la media-punti migliore la ottenne Sannino: 0,92 contro 0,77 del collega.

Genoa e Chievo sono due delle 6 squadre della serie A 2013/14 che ancora non hanno segnato – dopo 7 turni – con difensori: come liguri e veneti anche Sampdoria, Sassuolo, Catania e Cagliari.

Per quanto riguarda la formazione, il marchio di fabbrica è al solito il 3-4-3. Sicuramente dovrebbero cambiare gli interpreti, anche in virtù della buona prestazione di Stoian subentrato a Catania a partita in corso.

Certo che le gerarchie in queste due settimane potrebbero essere cambiate. Indisponibile il solo Calaiò, la formazione potrebbe essere: Perin in porta, Antonini, Portanova e Manfredinii centrali; Vrsaljko, Kucka, Lodi e Marchese sulla linea dei quattro centrocampisti, in avanti Santana, Gilardino, e appunti Stoian. I sacrificati di rango sarebbero dunque Bertolacci e Matuzalem.

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