Gasperini riorganizza i rossoblù: Catania-Genoa finisce 1 a 1

giampiero gasperini genoa

Il tempo per ambientarsi non è stato necessario. Quello per imparare a conoscere squadra sì. E, ovviamente, non è stato ancora sufficiente. Mister Gian Piero Gasperini alla sua seconda vita a Catania si presenta confermando Perin in porta. Poi Antonini, Portanova, Manfredini i tre centrali di un 3-4-3 abile a ripiegare in 5. A centracampo largo a sinistra Sampirisi, in mezzo Lodi e Matuzalem, Vrsaljko largo a destra. In avanti rispolverato Santana a destra, Gilardino punta e a sinistra a sorpresa. Kucka

Il Genoa comincia bene e guadagna subito una punizione quasi al limite dell’area. Lodi ritrova una delle sue mattonelle, ma spreca malamente. Al 5’ Il Catania comincia a giocare un’altra partita, con più veemenza. Lo fa obbligando Manfredini al fallaccio su Alvarez. Ammonito il rossoblù.

Il Catania rimane in pressione per tutta la prima parte del match, senza però creare grossi grattacapi a Perin, Cosa che invece fa il Genoa, prima con cross di Vrsaliko e colpo di testa di Kucka parato da Andujar. Poi con un traversone dall’altra parte di Sampirisi, ma Santana arriva in ritardo.

L’azione più bella il Genoa la crea al 31’, conclusa da Santana con un tiro che sfiora il palo destro. Il bis è affidato a Kucka, para Andujar un tiro pericoloso dai 25 metri. Passa un minuto, cross di Vrsaliko, scarico in mezzo per Kucka che appoggia per Lodi che scarica alto sulla traversa.

Il Genoa cresce, le occasioni non sono mai eclatanti ma la pressione è costante. La squadra fa già intravedere il timbro di Gasperini, soprattutto per il gioco sulle fasce. Il gol sembra nell’aria ed in effetti arriva: perfetta punizione di Lodi, Gilardino impatta di sinistro ma da posizione in fuorigioco, Dall’altra parte Bergessio impegna Perin che pare in presa bassa.

Il primo tempo finisce in parità.

Si ricomincia con glis tessi 22. Il Catania riparte bene, al 49’ punizione del solito Plasil, colpisce Castro che prende la traversa.

Al 58’ arriva la beffa, proprio quando il Genoa sembrava in possesso dell’inerzia del match: lungo lancio che spiove al limite dell’area, Antonini prova a controllare la palla ma la mette sul piede di Bergessio che batte Perin. 1 a 0.

La mossa di Gasperini è quella di togliere Matuzalem, arretrara Kucka e far entrare al suo posto Fetfatzidis.

Il Genoa non si abbatte, ma non dà neanche la scossa al match. Gasperini cambia ancora con Stojan al posto di Sampirisi. Al 71’ Fetfatzidis dà la sveglia seminando il panico nella difesa etnea, appoggiando dietro per Lodi che però calcia male.

Dall’altra parte, ottima giocata di Alvarez su Stojan, appoggio per Bergessio che calcia fuori di un soffio. Il Genoa combina poco, se non qualche giocata di Fetfatzidis e qualche cross di Vrsaljko. L’ultima carta per Gasperini e dentro Calaiò e fuori Santana. Gasperini ridisegna i rossoblù con un 4-2-4.

I minuti passano e il Genoa sembra arrendersi. Poi il Catania restituisce il favore ad Antonini: cross da sinistra di Stojan che Legrottaglie spinge in rete. Autogol. 1 a 1.

Il Catania prova a riversarsi dall’altra parte, ma è Fetfatzidis a creare l’occasione migliore.

Il Genoa riesce a strappare il pareggio, strameritato con una partita altalenante ma nella quale, soprattutto nel primo tempo, i rossoblù hanno fatto vedere una maggior organizzazione.

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