Genova. L’Assemblea dei soci di Fiera di Genova spa ha approvato oggi all’unanimità il bilancio di esercizio 2012.
L’Assemblea ha inoltre confermato il piano di risanamento intrapreso a inizio 2013, incardinato principalmente sulla ridefinizione del perimetro del quartiere fieristico e sulla riorganizzazione delle società controllate e del personale, manifestando apprezzamento per il lavoro finora svolto dal Consiglio di Amministrazione di Fiera nella realizzazione del percorso individuato, che produrrà i suoi effetti a partire dal 2014.
L’Assemblea ha inoltre preso atto dell’interesse manifestato da Spim, Società immobiliare detenuta al 100% dal Comune di Genova, per la valorizzazione delle aree ritenute non più funzionali all’attività fieristica: palasport, padiglione C e palazzina uffici. La riconversione degli spazi da parte di Spim realizzerà l’obiettivo di riqualificare aree di interesse strategico per la città, con nuove opportunità di sviluppo e occupazione, determinando anche positive ricadute economico-finanziarie per Fiera.
I soci hanno inoltre preso atto del positivo avanzamento dell’attività di ricollocazione dei dipendenti in esubero nell’ambito del perimetro pubblico.
Soddisfazione, infine, è stata espressa per i risultati ottenuti dal 53° Salone Nautico in termini di riscontri positivi da parte di espositori e pubblico; grazie a una ritrovata collaborazione con Ucina e alla grande attività svolta dalla città e dalle istituzioni, il Salone nautico si è confermato indiscusso evento leader a livello internazionale.
Per quanto riguarda il bilancio 2012 i dati mostrano comunque una perdita di Euro 4.290.752 a fronte di un valore della produzione di 14.121.340 Euro.
A conferma dell’impegno costante dei soci nel sostenere il progetto di rilancio di Fiera di Genova Spa, l’Assemblea dei Soci, su designazione del presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, all’unanimità ha nominato consigliere di amministrazione il notaio Piero Biglia di Saronno, attuale Presidente di Filse che ha accettato l’incarico, rinunciando al compenso previsto.