Genova. Tutto è iniziato dieci anni fa, le date sono le stesse: “Doveva essere un antipasto. E’ stato un pranzo di nozze”, ricorda Manuela Arata, presidente del Festival della Scienza di Genova.
E’ stata presentata questa mattina l’undicesima edizione del Festival della Scienza dedicata alla Bellezza: domani, 23 ottobre, fino al 3 novembre invaderà la città con conferenze, mostre, oltre ottanta laboratori, grandi contenitori e spettacoli. Per toccare con mano la lezione di Leonardo Da Vinci, come ricorda Vittorio Bo, direttore del Festival: “Scienza e bellezza hanno un legame fortissimo. E l’obiettivo del Festival è proprio questo: rendere bello tutto ciò che facciamo”.
A dare il via, idealmente, alla manifestazione – ideata e organizzata dall’Associazione Festival della Scienza, con il sostegno istituzionale di Regione Liguria, CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, Comune di Genova, Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, con il sostegno di Compagnia di San Paolo, Fondazione Edoardo Garrone, Fondazione Carige e in partnership con Telecom Italia ed Eni – saranno proprio i ragazzi nati nel giorno dell’inizio dell’avventura, dieci anni fa. Invitati alla cerimonia che si terrà domani, 23 ottobre, dalle 16 a Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio. Con Andrea Orlando, ministro dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, Claudio Burlando, presidente Regione Liguria, il sindaco di Genova Marco Doria, Jae-Hyun Bae, ambasciatore in Italia della Repubblica di Corea (che è il Paese ospite di questa edizione), Paolo Odone, presidente della Camera di Commercio di Genova, Giacomo Deferrari, rettore dell’Università degli Studi di Genova, Giuliana Pupazzoni, DG Ufficio Scolastico Regionale Liguria, Stefano Delle Piane, comitato di gestione Compagnia di San Paolo, Lucia Nardi, responsabile delle iniziative culturali di Eni.
“Il Festival della Scienza è uno dei cuori della nostra città”, ha commentato l’assessore alla Cultura del Comune di Genova Carla Sibilla, intervenuta all’inaugurazione. E dunque, nel giorno dell’inaugurazione, il 23 ottobre alle 16.45, si affronterà il tema Scienza come cultura per cambiare la politica, con Manuela Arata, Vittorio Bo, Elena Cattaneo e Armando Massarenti. Per proseguire alle 17.45 con la conferenza spettacolo di David Rothenberg La sopravvivenza del più bello.
Il clou sarà alle 21, con lo spettacolo Quello che non so: un percorso sperimentale, pirotecnico alla scoperta di alcuni dei misteri più affascinanti della ricerca contemporanea – la materia oscura, l’antimateria – attraverso una doppia narrazione: scientifica e poetica. In scena, immagini, video, letture, performance artistiche e del dialogo con scienziati e fisici, come i protagonisti della scoperta del bosone di Higgs, Fabiola Gianotti e Guido Tonelli del Cern, Caterina Biscari (ricercatrice INFN, oggi direttore del laboratorio CELLS-ALBA di Barcellona) e Antonio Zoccoli (docente e ricercatore del progetto CMS). A dirigere questa orchestra di voci è Marco Castellazzi, conduttore della trasmissione di Rai 3 GeoScienza. Uno spettacolo inedito, ardito, giovane e sperimentale: come questa edizione del Festival che si prepara a invadere l’intera città.