Emis Killa a Genova tra Balotelli e Moreno: “Cantare con lui? Ha fatto un talent, non è credibile”

Genova. Il rap italiano torna alla Feltrinelli. Dopo Moreno, anche Emis Killa fa il pienone in via Ceccardi, atteso da centinaia di fan per la presentazione di “Mercurio”, il suo secondo album uscito il 22 ottobre.

Il primo “L’erba cattiva”, a cui collaborarono tra gli altri Fabri Fibra, Gué Pequeno, Tormento e Marracash, rimase in classifica per oltre un anno. Il video musicale di Parole di ghiaccio, toccò il record storico su YouTube: 10 milioni in tre mesi.

Ma se il primo album è stato facile “perché ho avuto una bella pagina di 23 anni per raccontare qualcosa in un disco”, Mercurio è stato molto più complicato. “Le mie canzoni sono autobiografiche – ha raccontato oggi – nell’anno dopo il disco non ho vissuto molto”. Un anno in tour tra palchi, fan, interviste, l’ispirazione è arrivata da fuori: libri, film, storie, canzoni. “Ho dovuto creare mondi piuttosto che partire da me”.

Una canzone non a caso è per Mario Balotelli. “Ho dedicato questo pezzo a Mario perché siamo entrambi considerati idoli dai giovani, ma poi siamo presi di mira come ‘bad boy’ dalla critica. Sono il primo a dire che perdo la brocca, ma alla fine se si va a vedere, siamo due giovani che dal niente sono riusciti a realizzare un sogno. E questo è un bell’esempio per i giovani che sognano sempre meno e pensano sempre più ai privè, alle foto con le veline, alla televisione”.

Genova, città di musicista e cantautori. “Definirmi fan di De Andrè è troppo – scherza – ma quando ero bambino mia madre me lo faceva ascoltare. E’ un genio, indubbiamente, un punto fermo nel cantautorato italiano”.

Ma Genova è anche la città di Moreno. “Non ho avuto nessuno screzio – ha ribadito oggi – lo conosco da tempo, lo reputo un bravo ragazzo e il motivo per cui non collaborerei con lui è la sua scelta di partecipare ad un talent, una scelta che rispetto, ma per cui ha perso la credibilità del mondo rap e dei fan”.

Lo screzio, raccontano le cronache e un video su youtube, ci fu in passato, quando alla gara di freestyle e che vinse nel 2007, Emis era in giuria. “Moreno era in finale io e altri 4 non lo votammo, lui mi mandò a quel paese e io mi alterai, ma è finita li, gli voglio bene e gli mando un saluto”.

Archiviato il passato, il futuro è aperto, senza preclusioni. “Sicuramente continuerò a fare il rapper, in Italia c’è il vizio di scimmiottare gli americani, ma loro sono i primi a sperimentare, collaborare con il pop, suonare dal vivo. Ed è questo che fa vincere in questo mondo, dare vita a qualcosa di nuovo, essere originale, dettando una moda piuttosto che seguirla. Io non mi precludo niente”.

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