Cronaca

Degrado, il centro storico alza la testa: “Faremo anche noi un mercatino abusivo in via S.Lorenzo”

mercatino via turati

Genova. Un mercatino abusivo di “stracci” in tutta via S.Lorenzo con i lenzuoli bianchi. E’ la contromossa di commercianti e abitanti esasperati dalla situazione di degrado del centro storico, con particolare riferimento a via Turati, su cui si consuma da giorni un braccio di ferro virtuale tra il comico Bizzarri e il sindaco, ma più in generale tra i cittadini e l’amministrazione.”Faremo il baratto – annuncia Otello Parodi, del comitato quartiere del Molo – una decina di giorni e siamo pronti. Probabilmente ci manderanno via prendendo i nostri nominativi, ma questa, lo dico al Questore, non è giustizia”.

Stamani la zona di via Turati è “pulita”, il mercatino abusivo arrivato fino all’entrata della Metro San Giorgio, non c’è, disperso in realtà poco più dietro, sotto i portici. Non a caso. Oggi infatti è la giornata dei comitati e delle associazioni del centro storico, in conferenza stampa sul luogo, per denunciare il degrado del centro città e puntare ancora una volta i riflettori sui mali che affliggono il territorio. Abusivismo, contraffazione, ma anche il giro di spaccio e l’alcol. Un degrado che si moltiplica, per cui non bastano gli argini posti da Marco Doria.

“La giunta deve fare l’interesse della città – continua Parodi – qui siamo di fronte a un problema di ordine pubblico e come tale va risolto, il Comune deve fare rispettare le leggi e dare il mandato al Questore. Non è vero che via Turati è un mercato di roba vecchia, qui gravitano personaggi dediti allo spaccio, e nella zona tra Canneto e via S.Donato vige il totale abbandono, tra spaccio di droga e alcolici. Ora sono tutti sotto i portici, ma poco fa c’è stata una discussione con una mamma che voleva passare con il passeggino. Si sono rifiutati, si sentono protetti. Del resto non gli hanno mai chiesto uno scontrino”.

L’appuntamento di oggi anticipa le assemblee pubbliche dei cittadini convocate dalla neo federazione delle associazioni comitati centro storico (Faccs), nata nel luglio 2013, con il compito di vigilare il territorio e aiutare le forze dell’ordine a mantenerlo pulito e nel rispetto dell’ordine pubblico. Il 16 ottobre quella alla Commenda di Prè, e il 17 a Santa Maria di Castello “per sviscerare insieme i problemi e cercare soluzioni comuni per il bene del centro storico”.

“Io posso capire la posizione ecumenica del sindaco, ma tutto ciò che è negativo per la cittadinanza non possiamo che condannarlo – spiega Giuseppe Fanfani, Comitato Pre Gramsci – adesso la zona è pulita, ma prima che arrivassimo c’erano centinaia di teli per terra”. Così il mercato abusivo di via Turati, così il lungo tappeto di merci contraffatte al Galeone. “Vorremmo che anche l’Acquario si facesse parte attiva per migliorare la situazione. I turisti vengono pressati sia dai parcheggiatori abusivi, sia dai venditori, rischiando a loro volta le multe. Del resto – ricorda Fanfani – chi compra merce contraffatta compie reato ed è punibile con un ammenda fino a 5 mila euro. Noi non abbiamo altri obiettivi se non la serenità dei cittadini – aggiungr – Nel 2011 abbiamo manifestato fino in Prefettura, oggi siamo di nuovo pronti – conclude Fanfani- rappresentiamo svariate centinaia di persone, pronte a scendere in piazza per difendere i propri diritti”.

“Abbiamo fatto questa federazione di associazioni perché crediamo che il centro storico sia unico”, spiega Giancarlo Bertini di Assest, Associazione Centro Storico Est, una delle associazioni che insieme ad Assoutenti, La coscienza di Zena, Ludovica Robotti – San Torpete, Massoero 2000 Onlus, Sant’Ambrogio Music compongono la federazione (di cui fanno parte anche il Comitato l’Osservatorio Prè Gramsci, Don Maurizio Ribeca, parroco in San Giovanni alla Commenda di Prè e la Parrocchia S. M. Immacolata e San Torpete). “Chiediamo all’amministrazione di avere un piano, un’idea corretta del centro storico, e anche di fare un percorso a tappe”.

Il centro storico è uno, ma i problemi sono tanti. “Ad esempio qui c’è la movida, ma concepita in un modo non corretto nell’ottica di rivalutazione del territorio. Noi non siamo contrari per partito preso, ma questa è una movida incontrollata, porta solo alcol droga e rumore”. Poi c’è il problema del costante impoverimento del tessuto sociale, così come quello dei posteggi. “Bisogna decidere cosa fare del centro storico – sottolinea Bertini – se è davvero patrimonio dell’umanità va gestito in modo migliore. La situazione è così com’è è perché le varie amministrazioni hanno sempre fatto interventi a spot, risolvendo apparentemente un problema e creandone subito un altro”. Infine, un auspicio: “Vorremmo che la Giunta interagisse di più con i cittadini – conclude Bertini – per capire davvero i problemi e cercare una soluzione insieme”.

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