Concessioni balneari, la proposta dell’assessore Cascino: “Un nuovo ‘Decreto Burlando’ per superare la Bolkestein”

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Regione. La Direttiva Bolkestein per i balneari al centro di nuovi confronti parlamentari ed europei per trovare rapidamente una soluzione per un provvedimento che nel 2020 imporrà l’asta per le concessioni balneari.

Dalla Liguria, fra le più “colpite” dal provvedimento e regione capofila in materia, arriva una nuova proposta anticipata in mattinata a Imperia dall’assessore all’Urbanistica e Demanio Gabriele Cascino nel corso di un incontro col l’europarlamentare Lara Comi, il consigliere regionale Marco Scajola e i rappresentanti della categoria ai Bagni Oneglio, a Borgo Marina.

La Regione Liguria in qualità di capofila della sottocommissione delle regioni in tema di demanio” ha l’obbligo di formulare una proposta a tutela del demanio italiano. A meno di modifiche alla direttiva stessa propongo un nuovo “decreto Burlando” per la proroga delle concessioni balneari”, ha detto Cascino.

Il “Decreto Burlando” è il DPR 2 dicembre 1997, n.509, firmato appunto dal ministro dei Trasporti Claudio Burlando, nel governo Prodi, oggi presidente della Regione Liguria.

“L’applicazione del decreto Burlando – afferma Cascino- consentirebbe il rinnovo delle concessione balneari in cambio di investimenti da parte degli odierni concessionari. Rivisto con alcune modifiche sulla pubblicità degli atti potrebbe essere adattato anche al caso di specie. Lo stesso decreto non è mai stato messo in discussione dal parte dell’Europa in quanto non lesivo del principio della concorrenza proprio quello che intende difendere la direttiva stessa”.

Nel corso dell’incontro, Cascino si è impegnato, da parte della Regione Liguria a rilasciare l’autorizzazione paesistica in tempi brevi ai gestori che vorranno rinnovare i propri stabilimenti balneari prima della prossima stagione estiva. Invito rivolto, in particolare, ai gestori di stabilimenti che non hanno potuto godere della proproga a mantenere montati gli impianti a fine stagione, da parte dei comuni ancora privi di Pud-Piano urbanistico demaniale.

E in riferimento alle prossime gare di assegnazione delle spiagge libere attrezzate l’assessore regionale al Demanio ha detto che “Con la proroga delle concessioni demaniali al 2020 anche per le gare di affidamento delle spiagge libere attrezzate occorre fare un ragionamento. Non so se sei anni, quelli che allo stato dividono dal termine di durata della proroga, siano un termine che incentivi ad effettuare un adeguato investimento da parte dei vincitori della gare. In ogni caso occorre, a mio avviso, riconoscere un giusto punteggio a coloro che fino ad oggi hanno gestito le strutture”.

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