Genova. Settimana cruciale per Ansaldo Energia. Pochi giorni fa l’incontro a Roma con il ministro dello Sviluppo Economico Zanonato, domani il consiglio di amministrazione della controllante Finmeccanica. Nel mezzo i lavoratori in agitazione e, soprattutto, il destino dell’azienda genovese.
Il consiglio di amministrazione di Finmeccanica si riunirà domani pomeriggio alle 16 per discutere il dossier Ansaldo Energia. Sul tavolo la formalizzazione dell’offerta da parte di Cassa depositi e prestiti, attraverso il Fondo strategico, per acquistare una quota di maggioranza di Ansaldo.
Ore di attesa quindi, anche perché l’offerta dei coreani della Doosan rimane un’opzione. “Zanonato ci ha confermato di essere contrario alla cessione di Ansaldo e di essere favorevole ad un nuovo polo che comprenda le tre Ansaldo sotto la CdP – ha commentato ieri Bruno Manganaro, segretario Fiom – Letta ha incontrato Pansa e il vicepresidente di CdP. Bene, ma ora il Governo deve dire chiaramente a Finmeccanica di bloccare, se non ritirare, la vendita di Ansaldo Energia ai coreani”.
Intanto l’assemblea degli operai, impiegati e tecnici di Ansaldo Energia, riunitasi oggi ha emesso un duro comunicato con cui “diffida il Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica a prendere qualunque decisione che abbia come risultato e fine la vendita di Ansaldo Energia”.
“Se questo atto unilaterale dovesse essere compiuto – si legge – risponderemo con la mobilitazione e iniziative di lotta, decisi a non subire supinamente quello che per noi è uno schiaffo, non solo ai lavoratori di Ansaldo ma all’intera citta’ di Genova”.