Wi-fi libero, Confesercenti: “Bene le nuove norme, ma servono regole chiare sulla responsabilità delle aziende

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Liguria. In base a quanto stabilito dall’emendamento all’articolo 10 del decreto del Fare recentemente approvato dal governo, per tutti i pubblici esercizi vengono meno gli obblighi di identificazione personale degli utilizzatori della rete wi-fi.

Questo significa che, d’ora in poi, negozianti, albergatori, gestori di bar e ristoranti saranno liberi di installare reti wi-fi nei loro esercizi senza fare ricorso a tecnici iscritti ad uno speciale albo, mentre restano soggetti alle limitazioni stabilite dalla normativa anti-terrorismo del 2005 soltanto gli operatori tlc e gli internet point, vale a dire le attività commerciali per le quali l’accesso a internet rappresenta la forma di business principale.

Novità apprezzata dalle aziende del settore, che però chiedono ora norme precise che deresponsabilizzino gli esercizi commerciali rispetto a quanto i clienti fanno accedendo alla loro rete wi-fi. “In Italia – spiega Tullio Galli, direttore nazionale di Fiepet Confesercenti – al momento non esiste una chiara giurisprudenza in materia, come invece avviene in paesi del Nord Europa quali l’Olanda o la Svezia. Quello che noi chiediamo è, pertanto, un provvedimento legislativo che stabilisca un limite preciso alle eventuali responsabilità dei pubblici esercizi”.

“Anche a Genova il problema del wi-fi è molto sentito dagli operatori, e costituisce un’infrastruttura fondamentale per tutte le politiche turistiche, di servizio e di accoglienza che il territorio sta portando avanti. Bene quindi averne liberalizzato l’accesso, ma ora occorrono regole precise a tutela delle imprese”, aggiunge Paolo Barbieri, funzionario provinciale di Fiepet.

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