Genova. Uno scooter bianco ed un casco con una vistosa visiera. Un po’ troppo per passare a lungo inosservato. E infatti Patrizio Hudorovich, 24 anni di Milano, era ormai finito nella trappola delle forze dell’ordine, anche se lui non se ne era reso conto.
Le manette ai suoi polsi sono scattate la mattina del 30 agosto, in piazza Savi a Bolzaneto: i carabinieri della stazione di Genova Pontedecimo lo hanno fermato mentre si accingeva ad indossare lo stesso casco di sempre, probabilmente per portare a segno l’ennesimo furto.
Il 24enne era ormai da mesi l’incubo di chi lavora in Valpolcevera. Mesi in cui si sono accumulate le denunce riguardo a singolari furti a danno di operai, che ritrovavano, a fine giornata, le proprie autovetture, utilizzate per raggiungere il posto di lavoro e quindi parcheggiate proprio all’interno di cortili e pertinenze di ditte private, con gli sportelli forzati o i vetri infranti. Naturalmente ogni volta a mancare erano gli oggetti e i documenti lasciati all’interno.
Ma, appunto, lo scooter e il casco dell’autore dei furti non erano passati inosservati: numerose testimonianze ed alcune immagini registrate dalle telecamere hanno permesso perfino di individuare i luoghi dove il ciclomotore veniva puntualmente parcheggiato.
Gli accertamenti, effettuato dopo l’arresto, hanno poi permesso di appurare che il colpevole era un pericoloso latitante che dal 27 giugno 2013 era ricercato dalle forze di polizia del nord Italia, perché evaso da una comunità della provincia di Varese, dove si trovava agli arresti e dalla quale si era allontanato dopo aver malmenato e rapinato uno degli operatori, costringendolo a consegnargli le chiavi della propria autovettura.