Terzo valico, Putti (M5S) su cantieri a Trasta: “Persone lasciate sole per tutelare gruppi di potere”

terzo valico

Genova. Dopo il viaggio di Genova24 a Trasta tra gli abitanti che vivono “dentro” i cantieri del Terzo Valico, interviene il capogruppo in consiglio comunale del movimento 5 stelle Paolo Putti:

“La situazione che avete fotografato ieri è uno degli aspetti che abbiamo sempre rimarcato di queste grandi opere, e cioè che lasciano la gente sul territorio da sola di fronte alle cauterizzazioni. Questo è quello che ci restituisce la società di oggi, non voler tutelare le persone ma solo i grandi gruppi di potere”.

Intanto a livello nazionale la campagna politica e mediatica è sempre più rivolta alla criminalizzazione dei movimenti no tav: “La cosa tremenda è che nell’immediato vengono attivate da parte del Governo delle azioni di forza verso chi dice no, e non parlo dei violenti, che sono lontani da me sia da una posizione che dall’altra, ma di chi semplicemente in questo momento dice no e viene quasi intimidito”.

E se in Val Susa viene rinforzata la presenza dell’esercito, a Trasta i lavori sono partiti praticamente sotto il silenzio di tutti, mentre il futuro appare incerto: “Fra 15 anni quando sarà realizzata l’opera e si scoprirà che non serve a niente come dicono tutti i tecnici, chi è che andrà a chiedere i soldi indietro? Chi chiederà quei 6 miliardi di euro che oggi potrebbero servire per gli ospedali, per le scuole, per i servizi sociali?”

Il movimento 5 stelle, da sempre contrario alle grandi opere, si sta muovendo su più fronti. “A Roma stiamo portando avanti con alcuni parlamentari diverse istanze per cercare il più possibile per fermare quest’opera inutile, anche perché gli amministratori che vogliono il terzo valico e la gronda spesso forniscono dati e informazioni confuse e contradditorie”. A Genova, invece, il m5s chiederà al più presto una commissione in loco per consentire a tutti i consiglieri di valutare la situazione a Trasta.

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