Economia

Sindacati e Confindustria, l’alleanza parte da Genova e “pressa” il Governo: “Lavoro, meno sprechi e politiche industriali”

festa pd 2013

Genova. Tutti uniti, perché “siamo in una situazione tale che non possiamo che remare tutti nella stessa direzione”. Cgil, Cisl e Uil assieme a Confindustria: l’inedita alleanza parte da Genova, zona Porto Antico, dove è in corso la Festa Nazionale del Pd. Troppo grave il disagio del Paese, troppo grandi le sfide da affrontare per uscire dal pantano. Spunta così un testo congiunto, con indicate le priorità per la Legge di stabilità che vedrà la luce tra pochi mesi.

Politiche fiscali, politiche industriali, revisione degli assetti istituzionali ed efficienza della spesa pubblica. Sono questi le tre grandi priorità secondo le parti sociali. E proprio su questi punti, per l’occupazione e la crescita, Confindustria e sindacati chiedono al Governo “un impegno preciso”.

Un impegno su cui questa volta le parti sociali non sembrano disposte a trattare. “La governabilità – scrivono – é oggi un valore da difendere, però assume un significato concreto solo se genera
adesso soluzioni ai problemi reali del Paese”. La critica è nell’aria: “Le iniziative promosse in questi giorni per assicurare la governabilità hanno però sottratto risorse che
sarebbero state meglio impiegate per misure più efficaci per il rilancio delle imprese e il sostegno dei lavoratori”. Per niente velata, arriva così una sostanziale bocciatura dell’operazione Imu.

Ma le critiche arrivano anche dalla diretta voce dei protagonisti: “Le cose da fare sono tante – dice Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria – per cui facciamo un appello forte al Governo, l’unico possibile, affinché senta tutta la pressione”

“E’ necessario cambiare passo. Non dobbiamo più essere prigionieri del dibattito – concorda Susanna Camusso, segretario generale della Cgil – ma avere una strategia per il Paese”. Se il messaggio non fosse chiaro, a ribadirlo interviene Luigi Angeletti, segretario Uil: “La politica economica del governo non deve servire a stabilizzare il governo, ma ad aumentare l’occupazione”.

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