Sbadataggine, recriminazioni e cuore: allo scadere la Sampdoria pareggia 2 a 2 contro il Cagliari

manolo gabbiadini

Trieste. Da qualche parte la Sampdoria doveva pur ricominciare. Dopo una settimana di autocoscienza, accuse, critiche. Sfottò. Delio Rossi sceglie Da Costa in porta, conferma Gastaldello, Palombo e Costa dietro; De Silvestri a destra e Gavazzi al suo esordio a sinistra, Bjarnason, Krsticic e Obiang sulla linea centrale del centrocampo; esordio per Wszolek a fianco di Gabbiadini.

38 secondi e Obiang mette i brividi al Cagliari. Poi sul campo neutro di Trieste comincia a crescere il Cagliari, che si affida soprattutto agli spunti di Cossu e Sau.

Al decimo chiamato fuorigioco a Wszolek che sarebbe stato a tu per tu con il portiere sardo. Dubbi.
Il primo vero pericolo davanti alla porta di Da Costa arriva al 12’, cross basso da destra di Ekdal, sfiora Pinilla. Pericolo scampato. La Sampdoria gioca raccoltissima e prova a sfruttare gli errori della difesa sarda. Al 15’ buona occasione sui piedi di Wszolek che non riesce a decidersi tra il concludere a rete o appoggiare a Gabbiadini. Ci pensa troppo e l’azione sfuma. Sul capovolgimento giocata deliziosa di Sau che però calcia alto sulla traversa.

Il Cagliari passa in vantaggio al 26’ ancor sull’asse Ekdal-Pinilla, che questa volta penetrano per vie centrali. E’ lo svedese a trafiggere il portiere brasiliano. Sampdoria in confusione, Wszolek si becca un’ammonizione.

La reazione è tutt’altro che veemente, eppure la Sampdoria trova la via del gol: tiro sbilenco di Gavazzi, palla che arriva nei piedi di Wszolek che spinge la palla in porta. L’arbitro annulla per fuorigioco molto dubbio. La Sampdoria chiude il tempo con più vivacità. Da calcio d’angolo di Palombo ci prova Gastaldello di testa.

Delio Rossi presenta nel secondo tempo una Sampdoria a trazione interiore, dentro Sansone e fuori Bjarnason, schierandosi in un 4-3-1-2 con il neo-entrato dietro le punte. I blucerchiati mantengono il possesso palla, mentre il Cagliari si rintana. Dopo una fitta trama di passaggi, De Silvestri trova il varco dove infilarsi, ma viene bloccato da Murru prima del tiro.

La Sampdoria governa la partita ma trova pochi spazi per arrivare al tiro. Rossi mentre dentro il talismano Pozzi al posto del giocatore polacco Wszolek. Dai calci d’angolo arrivano gli affanni più pericolosi per i sardi. Sul tabellino non si annotano occasioni clamorose, ma i blucerchiati stanno sempre lì. Il Cagliari si fa vedere dalle parti di Da Costa solo al 72’ con un tiraccio da fuori dell’autore del gol Ekdal.

Al 70’ ci riprova da fuori Sau, tiro deviato da Obiang, grande parata in presa a terra di Da Costa. Ripartenza blucerchiata al 72’, 3 contro 3, ma Sansone spreca con un tiro alto. Sul capovolgimento il Cagliari è di nuovo pericoloso: ottima giocata di Pinilla e ancora Da Costa respinge di pugno.

Risponde Pozzi di testa su cross dalla destra di De Silvestri. La Sampdoria ci prova ancora, l’azione prima parte al solito dalla destra, poi arriva per vie centrali con scambio Pozzi-Gabbiadini: tiro potente ma centrale, Agazzi non trattiene e la Sampdoria pareggia. Errore del portiere, ma nel complesso pareggio meritato.

Neanche il tempo di mettere la palla in mezzo, che il Cagliari guadagna una punizione dalla mattonella di Conti che la mette sul primo palo. Palla non irresistibile ma Da Costa si fa sorprendere. 2 a 1 per i sardi.
La Sampdoria si riversa dall’altra parte con voglia e cattiveria. Prima sfiora il pareggio con Sansone, poi da mischia è De Silvestri a trovare la via del gol con un tiraccio di destro. 2 a 2.

Una brutta Sampdoria il primo tempo, nel secondo tanto cuore, voglia, cattiveria. Poca fortuna sul gol subito, molta sulle due reti realizzate. Ma pareggio meritato. Senza dubbio.

 

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