Psichiatra assassinata, Matteo Rosso chiede audizione urgente per gli operatori liguri

matteo rosso pdl

Regione. “Per prima cosa voglio esprimere tutta la mia vicinanza alla famiglia del medico psichiatra dott. Paola Labriola assassinata da un paziente psichiatrico mentre svolgeva il suo lavoro. In secondo da luogo da questo tragico episodio voglio partire per raccogliere l’appello e le preoccupazioni della Società Italiana di Psichiatria, fatte proprie dalla Cisl medici della Liguria ed espresse anche dall’ANAAO, in merito alle condizioni di particolare pericolo in cui operano gli Psichiatri in Italia ed in Liguria”. Lo fa sapere il consigliere regionale del Pdl Matteo Rosso, medico e vice presidente della Commissione Sanità della Regione Liguria che annuncia: “ ho chiesto che i responsabili della Psichiatria della nostra regione vengano auditi in Commissione Sanità al più presto per capire quale situazione ci sia in Liguria e cosa si può fare per evitare che gli operatori sanitari di questa specialità, medici, infermieri ed assistenti sociali, non corrano rischi per la propria vita mentre assistono il malato”.

“Credo – continua il vice presidente della commissione Sanità – che questo sia un atto doveroso come doveroso è intraprendere un percorso in grado di dare risposte precise a questi operatori sanitari che lavorano in condizioni realmente difficoltose e le cui richieste in questi anni sono rimaste del tutto disattese. Anche io poi condivido le preoccupazioni espresse dal sindacato, in merito alla prevista chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziali, dai quali usciranno pazienti psichici condannati alla misura di sicurezza detentiva per reati particolarmente aggressivi e violenti. Queste problematiche ricadranno inevitabilmente sulle Regione e sulle Asl del territorio con conseguenze che potrebbero essere allarmanti”.

“ Sono convinto che sia indispensabile fare qualcosa. Non possiamo rimanere inerti di fronte a questo tipo di situazioni che mettono a repentaglio la vita di questi specialisti, soprattutto poi delle donne che fisicamente parlando possono difendersi meno”, conclude Matteo Rosso.

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