Genova. La procura generale di Genova ha disposto nuovi accertamenti per l’omicidio di Matteo Biggi, il portuale di 30 anni ucciso il 12 novembre da un suo collega coetaneo e omonimo. Lo scorso luglio, il gup Marina Orsini aveva assolto l’omicida per incapacità di intendere e di volere.
A chiedere un approfondimento di indagine, come anticipato oggi da un quotidiano locale, sono stati i legali dei familiari della vittima, gli avvocati Riccardo Lamonaca e Giuseppe Sciacchitano. Secondo i due legali, infatti, non vi sarebbero prove di sindrome di schizofrenia paranoide precedenti al delitto e quindi l’omicidio sarebbe stato premeditato.
In base ai nuovi accertementi, delegati alla polizia giudiziaria, il procuratore generale deciderà se impugnare la sentenza o meno.