“No al Sistri”: Trasportounito raccoglie le firme e chiede il risarcimento

Gennaio - protesta bolzaneto trasporto unito
Foto d'archivio

Richiesta cancellazione definitiva del fallimentare sistema di tracciamento dei rifiuti e il rimborso alle imprese di contributi e danni subiti. Trasportounito denuncia: Sistri una truffa italiana e avvia una raccolta di firme per la cancellazione totale del sistema, mai entrato in funzione, di tracciamento dei trasporti di rifiuti sul territorio nazionale, nonché per il rimborso e il risarcimento danni relativi contributi “estorti” e imposti agli autotrasportatori, obbligati a dotare i loro mezzi di strumenti rivelatisi del tutto inutili.

Circa 350.000 imprenditori – sottolinea Trasportounito- sono stati obbligati, nel triennio 2010-2012, a versare complessivamente 500 milioni di euro di contributi per adeguarsi alle regole del SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti – si veda www.sistri.it) acquistando gli appositi dispositivi black box: soldi buttati via, visto il sistema di tracciabilità dei rifiuti non ha mai funzionato. L’unica cosa che ha funzionato per Trasportounito – è stata invece la macchina degli scandali con un principale indiziato: lo Stato.

Tempo perso e denaro sprecato, con pesanti incidenze su bilanci di imprese già quotidianamente costrette a fare i conti con problemi di sopravvivenza e ora il Governo ha deciso di reiterare gli errori del passato: a partire dal 1 ottobre le prime 70.000 imprese torneranno sotto la “tortura improduttiva” del SISTRI. Per contro le imprese straniere che trasportano rifiuti in Italia saranno invece assurdamente esentate.

Trasportounito, verificato il risultato assolutamente fallimentare del SISTRI, invita pubblicamente le Imprese ad una raccolta di firme per chiedere al Governo:

l’eliminazione totale e definitiva del SISTRI;
la compensazione dalle imposte dei contributi versati e il risarcimento dei danni subiti dalle imprese.

La raccolta delle firme inizierà il prossimo 27 settembre dinanzi alle Camere di Commercio oppure nelle sedi delle Associazioni territoriali di Trasportounito.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.