Liguria, l’infertilità si combatte con la prevenzione: fumo e alcol cattivi comportamenti da evitare

corsia ospedale
Foto d'archivio

Genova. Combattere la sterilità nella Regione più anziana d’Europa: sarà l’ambizioso obiettivo di “Tutela della Fertilità”, il nuovo progetto del Rotary insieme al centro di Medicina della Riproduzione dell’Ospedale Internazionale di Genova e alla Regione Liguria.

Un percorso di prevenzione rivolto ai più giovani, che userà il web, Twitter, Facebook e incontri nelle scuole per spiegare come fumo, alcol, droghe, sovrappeso o sottopeso, cattiva alimentazione o malattie a trasmissione sessuale, siano solo alcuni dei cattivi comportamenti che favoriscono l’infertilità.

Lo hanno sottolineato l’assessore alla Salute della Regione Liguria Claudio Montaldo e il responsabile del centro, il dottore Mauro Costa. “E’ un centro di eccellenza, un punto di riferimento per la nostra Regione – ha detto Montaldo – importante soprattutto perché si occupa del nostro futuro, l’assistenza alla procreazione in una Regione molto anziana”.

”Aumentano le coppie con difficoltà riproduttive, che necessitano di interventi medici costosi e con tecnologie sofisticate, non sempre risolutive – ha descritto Costa – Per ogni euro investito in prevenzione dell’infertilità se ne risparmierebbero 47 necessari a terapie future. Almeno una quota
dell’infertilità è prevenibile modificando i comportamenti”.

Tra le cause da non dimenticare l’età media del primo parto, che oggi in Liguria supera nettamente i 30 anni, la capacità riproduttiva della donna resta massima al di sotto di 30 anni, diminuisce progressivamente dimezzandosi a 35 anni e scendendo a 38 anni a un quarto di quella di una trentenne.

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