Genova. Se Atena piange, Sparta non ride. La differenza tra Genoa e Sampdoria in questo momento è che Garrone non ha deciso di cambiare la conduzione. Delio Rossi, d’altronde non è una invenzione del presidente blucerchiato, bensì allenatore con un lungo curriculum e di grande esperienza.
Il mercato latitante, in cui la Sampdoria si è privata di Icardi (in gol anche quest’oggi contro il Cagliari) e Poli, forse si giustifica soprattutto per la fidicia che era conservata in Delio Rossi. Invece.
Invece, due punti in classifica, mai così male dopo le prime sei giornate: la Sampdoria sconfitta ieri sera a Milano affronta una crisi senza precedenti nella sua storia recente. L’ultima vittoria risale al 18 maggio scorso, in casa con la Juve, ma è stata anche l’unica in una striscia, tra vecchio e nuovo campionato, di ben 17 partite.
I blucerchiati subiscono gol da 15 gare consecutive. La panchina di Delio Rossi al momento non è in discussione dunque, ma i prossimi risultati saranno decisivi per il futuro del tecnico.
Rossi la scorsa estate ha firmato un biennale, la società, che ha ancora a libro paga Ciro Ferrara fino al 2014, ha fiducia nelle sue qualità ma ora si aspetta una reazione.
Domenica arriva a Genova il Torino e si attende la prima vittoria. Martedi’, alla ripresa degli allenamenti, si farà il punto.
Domenica mancheranno per squalifica Costa e Kristicic ma per cancellare i problemi sotto porta Rossi spera nel recupero di Eder.
Non è escluso che per preparare al meglio la gara la società decida di anticipare di un giorno il ritiro nell’hotel genovese che ospita la Samp prima delle sfide al Ferraris.