Genova. Lunedì tutti insieme, lavoratori e forze politiche, davanti alla Prefettura a dire: Ansaldo non si vende, il Governo deve convocare le parti. E’ questo il messaggio ultimatum lanciato oggi dalle segreterie genovesi alle istituzioni locali sulla vicenda Finmeccanica, e in particolare sull’ipotesi sempre più vicina della cessione Ansaldo a gruppi stranieri. Il giorno dopo la riunione romana tra azienda e sindacati, Fim Uilm e Fiom Genova ribadiscono la contrarietà alla vendita di Ansaldo Energia e Sts e più in generale del ramo civile.
“Siamo creditori di un incontro con il governo – ha ribadito anche oggi il segretario della Fiom, Bruno Manganaro – ieri è partita la richiesta ufficiale, oggi siamo disponibili ad aspettare ancora qualche giorno, ma non vogliamo ripetere la storia di Fincantieri. Lo diciamo ora – aggiunge – se il governo non fa arrivare una convocazione, lunedì saremo davanti alla Prefettura”.
Di qui l’appello-pressing a Comune e Regione: “Chiediamo alle istituzioni di essere presenti in piazza – sottolinea Manganaro – Questo non è un problema solo dei lavoratori, ma della città che rischia di perdere un altro pezzo. La battaglia a questo punto si fa insieme. Noi la nostra parte l’abbian fatta, ora tocca alle istituzioni assumersi la responsabilità”. Se non arriva la convocazione lunedì “vengano davanti alla Prefettura con noi”, altrimenti “il messaggio che arriva è un altro: siamo solo noi a sostenere la posizione, mentre le istituzioni, aldilà di qualche dichiarazione di comodo, evidentemente sono disposte ad accettare determinate scelte”.