Cronaca

Certosa, rissa con sfregio dopo la Summer night. Abitanti esasperati: “Qui ormai di notte è il Bronx”

Certosa. Quando la festa finisce gli animi si accendono, a causa soprattutto dei fiumi di alcool che accompagnano ormai le notti cittadine. E così in via Canepari a Certosa, poco dopo l’una, dopo la bella serate della Summer Night di Certosa, l’ennesima rissa scoppiata tra chi aveva alzato troppo il gomito è finita letteralmente in un lago di sangue, come testimoniano le immagini pubblicate da alcuni abitanti del quartiere.

Una rissa in piena regola a colpi di cocci di bottiglia con un cittadino marocchino sfregiato e ricoverato in ospedale e due colombiani denunciati per lesioni aggravate.

Ma l’episodio di ieri sera per gli abitanti di Certosa, è solo l’ultimo di una lunga serie di campanelli del degrado che vive il quartiere, soprattutto di notte. “Devi avere l’ansia e guardare sempre lontano per prevedere i pericoli – scrive Barbara sulla pagina facebook del quartiere – e se per caso il marito deve andare a cercare il posteggio per l’auto e ci mette un po’ di più del normale rimani agitata finché nn entra in casa”. E aggiunge: “Oggi pomeriggio pieno di vigili a fare multe alle macchine messe male e stasera nn ho visto nemmeno una divisa in giro”.

“Il Far West è sempre più vicino,purtroppo – commenta Paolo – Sta tornando il Medioevo…Qualche illuso prova ancora fare teatro,leggere poesie,attività culturali e sociali per il quartiere”.

“Dalla notte bianca alla notte rossa di sangue – dice Rinaldo. Non può accadere per chi come me ha bambini piccoli che devono crescere in quel quartiere dove sono cresciuto io il loro papa’.che tristezza che sgomento”.

E se Daniela vuole sopprattuto mettere l’accento sul successo della serata e scrive di “non rovinare questa bellissima serata organizzata benissimo ricordandola solo per quell episodio”, altri non ci stanno.

“Mi da fastidio leggere dei commenti sulla festa di ieri sera in quel di Certosa dove si vuol far emergere tutto il positivo, senza prendere coscienza dei fatti avvenuti – dice Enrico D’Agostino del Comitato Liberi Cittadini di Certosa – anzi cercando anche di nasconderli. Non è così che si fa crescere un quartiere, bisogna avere il coraggio di denunciare ed isolare questi avvenimenti solo così si potrà riavere la nostra vera Certosa e godersi appieno Feste come quella di ieri sera portata avanti con tanta fatica dagli organizzatori.

“Non si può nascondere la testa sotto la sabbia, perché l’impoverimento cultura del quartiere ha come conseguenza episodi come questi”. Eppure cittadini e comitati ci provano e continuano a crederci: “Come comitato abbiamo quattro assi intorno a cui lavoriamo costantemente: legalità, difesa della sanità pubblica, viabilità e lotta al degrado. Organizziamo eventi e iniziative cercando di coinvolgere le persone del quartiere, ma quando ci sono problemi vanno denunciati, non nascosti”.

“Oltre al ricordo di questa bellissima festa – dice Chiara – non bisogna dimenticare la criminalità che si è presentata anche ieri sera. Ci abbiamo creduto e ci crediamo ancora che il nostro quartiere sta e deve migliorare ogni giorno”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.