Triste primato per l’Italia che, come riferito dal ministro per gli Affari Europei, Enzo Moavero, nel corso dell’audizione in Commissione Ambiente della Camera, ha il maggior numero di infrazioni Ue sul tema dell’ambiente.
“C’è un’antologia pesante” ha detto Moavero ricordando che le procedure di infrazione Ue toccano dal “danno ambientale, alla valutazione dell’impatto ambientale, alla mancata prevenzione, alla governance dei rifiuti”. Ma non solo.
Moavero ha ricordato anche le infrazioni relative alle sostanze pericolose, alla gestione delle acque, alle emissioni dannose, alle mancate politiche di prevenzione per le alluvioni e alla caccia.
Al 23 luglio scorso, l’Italia conta complessivamente 106 procedure d’infrazione – di cui 86 per violazioni di direttive e 20 per mancato recepimento di norme europee – e sul totale “ben 29 procedure sono su temi ambientali e sono il numero maggiore” ha detto ancora Moavero.
Il ministro ha annunciato che a breve sarà presentata una sorta di legge europea-bis per far fronte a tutte le pendenze e per far sì che l’Italia si metta in regola con le direttive europee. L’obiettivo è azzerrare le procedure di infrazione europee in materia ambientale.