Genova. Questa mattina si è riunita l’assemblea dei sindaci (o assessori delegati) della provincia di Genova, per deliberare la restituzione delle somme indebitamente pretese dai gestori del servizio idrico dal 21 luglio al 31 dicembre 2011. Già alle 8.30 si notava un fermento insolito davanti all’ingresso degli uffici dove si riunisce l’assemblea dei sindaci. Molte persone hanno risposto all’appello del Comitato Acqua Bene Comune, una cinquantina, che hanno mostrato striscioni e distribuito volantini fino all’ora di entrare.
Il Comitato sostiene che l’assemblea debba essere pubblica, ma l’ATO non la pensa così. Tuttavia la presenza di tante persone, associazioni, e dei media (stampa e tv) ha ammorbidito l’AATO, che alla fine ha ammesso tutti nella sala dell’assemblea. Dopo un breve tira e molla, i sindaci hanno deciso che i rappresentanti delle diverse associazioni e comitati avrebbero potuto parlare e assistere ai lavori.
Successivamente dopo una breve discussione, preceduta dall’intervento del rappresentante del Comitato Acqua Bene Comune e del rappresentante della Confederazione Cobas, è stato approvato il rimborso per i cinque mesi del 2011 (dal 21 luglio al 31 dicembre).
“Il comitato, mentre esprime soddisfazione per questo primo risultato, non può esimersi dal rilevare che la cifra che verrà restituita è stata decurtata di tre voci che, secondo il Metodo tariffario modificato dai referendum, non rientrano nei costi tariffabili: l’accantonamento svalutazione crediti; gli oneri finanziari; gli oneri fiscali. In tal modo la restituzione sarà circa la metà del dovuto. Argomenteremo a suo luogo in modo dettagliato il motivo di queste contestazioni”, spiegano.
Ringraziamo le decine di cittadini che hanno partecipato all’ ”assedio” dell’ATO, nei prossimi giorni, con un’analisi e una valutazione più approfondite, il Comitato definirà le prossime iniziative.