Uscio. A Ferragosto, ore 22.00, I Camaleonti festeggiano alla Colonia Arnaldi di Uscio le nozze d’oro: cinquant’anni di successi nel mondo della musica leggera .
Era il 1963 quando a Milano nasceva l’ennesimo complesso destinato a fare la storia della canzone italiana.
Il patron della Colonia Arnaldi Giuliano Mossini non ha voluto perdere l’occasione di avere a Uscio il celebre gruppo milanese mezzo secolo dopo la data della fondazione.
Il primo a scoprirli e lanciarli definitivamente, il paroliere di Adrano Celentano, Miki Del Prete, che decide di metterli sotto contratto con la casa discografica a Kansas che gravitava intorno al mitico . Il successo arriva quasi subito con “Chiedi Chiedi” e “Sha la la la la”. La definitiva consacrazione giunge nel 1968 con “L’ora dell’amore”, versione italiana di Hoomburg dei Procol Harum che in poco tempo diventa l’inno dei giovani vendendo 1,6 milioni di copie.
Seguono altri intramontabili successi quali: “Applausi”, “Io per lei” e “Come sei bella”. Eroici e intramontabili gli anni Sessanta quando i giovani di allora che oggi hanno, inesorabilmente, i capelli bianchi si permettevano di sognare. La sera di Ferragosto sarà possibile chiudere gli occhi e riavvolgere il nastro della vita. Spariranno gli acciacchi, qualche chilo di troppo ed il pensiero tornerà al mitico juke box dove ascoltando le canzoni dei Camaleonti nascevano i primi amori.
Del gruppo storico sono rimasti in due: l’inossidabile Livio Macchia, classe 1941, quello per intenderci con tanti cappelli neri e crespi che, a dispetto del tempo, continuano, chissà come, a rimanere irti. C’è sempre anche Antonio Cripezzi , il bello, l’idolo delle ragazzine. Al patron dell’Arnaldi, Mossini, il merito di regalare ai suoi ospiti e agli usciesi una pagina di storia della musica leggera.
Per l’occasione saranno presenti l’assessore regionale alle politiche abitative Giovanni Boitano, i consiglieri Ezio Chiesa e Marco Limoncini e numerosi sindaci del territorio.