Cronaca

Tragedia a Camogli, donna uccisa da uno yacht: al timone un marittimo, che nega ogni responsabilità

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Camogli. Il tragico incidente in cui ieri pomeriggio è morta, dilaniata dall’elica del motore, una donna di circa 30-40 anni, non ancora identificata, sarebbe avvenuto a ponente di Camogli, a metà tra la spiaggia dei genovesi e il ristorante la Rosa in prossimità di alcune villette dove vanno in vacanza diversi vip.

Poco distante dall’area c’è la Riserva Marina protetta di Portofino, dove la navigazione è limitata da ferree regole.

E’ questo infatti uno dei punti all’esame del pm Franz e dei carabinieri che stanno conducendo l’indagine. Resta da capire se la donna sia stata investita in una zona dove la barca poteva navigare, oltre i duecento metri dalla riva, oppure in un punto interdetto.

Secondo le testimonianze dei passanti che inermi hanno assistito alla tragedia, la donna stava nuotando in direzione di ponente e si sarebbe accorta dell’arrivo del motoscafo: avrebbe cercato di segnalare la propria presenza in acqua agitando una mano, inutilmente. Il motoscafo l’ha colpita in pieno, straziandola. I passanti hanno indicato alla Capitaneria la targa e il modello dello yacht.

Subito avvertiti, sono entrati in azione gli uomini della Capitaneria di Porto con le Motovedette Cp 864 e Cp 883 insieme ad altri due battelli con a bordo due medici del 118. Alle ricerche della donna investita hanno partecipato anche uomini del Nucleo Sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Genova e personale del 5/o Nucleo Subacquei della Guardia Costiera. E’ intervenuto per le ricerche anche l’elicottero Koala della Guardia Costiera di Sarzana.

Si tratta di un cabinato ”Aprea Mare”, al cui timone c’era un marittimo di 40 anni in servizio nel porto di Camogli, a quanto risulta non il proprietario della barca.

E’ quanto emerge dell’indagine condotta dalla capitaneria di Porto e dai carabinieri, ma non è chiaro se il marinaio, che ha negato tutto, sia stato già iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo dal pm Franz o lo sarà nelle prossime ore; un atto tecnico per poter svolgere alcuni accertamenti.

L’imbarcazione lunga circa 10 metri era in uscita dallo scalo di Camogli quando ha travolto la donna che stava nuotando. Secondo il primo esame compiuto dal medico legale Marco Salvi il
decesso è avvenuto sul colpo a causa dell’impatto con l’elica.
Al momento risulta difficile risalire all’identità della donna morta. La fede che aveva al dito non aveva infatti inciso alcun nome.

A seguito del tragico avvenimento, in segno di rispetto, il comitato organizzatore ha deciso di rinviare l’inaugurazione del miglio blu a data da destinarsi.

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