Chiavari. Una frode milionaria, fatta di cemento e mattoni, ma soprattutto di false fatture per gonfiare i costi. La maxi-evasione scoperta nelle scorse ore dalla Guardia di Finanza di Chiavari vale almeno 4,5 milioni di euro, senza contare un mancato gettito Iva di circa 800 mila euro.
A finire nei guai un’azienda operante nel settore delle costruzioni immobiliari nel Tigullio. Dal controllo fiscale è infatti emerso che la ditta negli ultimi tre anni di attività aveva del tutto omesso di presentare le dichiarazioni fiscali, mentre nelle annualità precedenti, a partire dal 2004, aveva evaso il fisco utilizzando false fatture per gonfiare i costi ed occultare ricavi effettivamente conseguiti.
La frode fiscale è stata realizzata con la connivenza di una ditta compiacente, titolare di una partita IVA, ma in realtà priva di una reale struttura aziendale, inadempiente agli obblighi fiscali, che provvedeva soltanto a fornire fatture false per lavori mai eseguiti in cambio di un compenso.
I responsabili della frode fiscale sono stati segnalati alla competente Autorità Giudiziaria.