Genova, dopo la morte di Andrea Donati è psicosi da calabrone. I consigli del Gaslini contro lo shock anafilattico

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Genova. Le indagini sulla morte di Andrea Donati, avvenuta lunedì scorso a Sestri Ponente, vanno avanti. Almeno per il momento, la causa della scomparsa del 46enne rimane la puntura di un calabrone, che ha causato un letale schock anafilattico.

Intanto a Genova si parla di una vera e propria “paura del calabrone”. Lo segnalano i Vigili del Fuoco: nelle scorse ore sono infatti tantissime le telefonate per segnalare la presenza (vera o presunta) di calabroni.

La morte di Andrea Donati rappresenta certo un fatto piuttosto raro, anche se sono in molti ad essere a rischio dopo una puntura di calabrone. Spesso senza neanche rendersene conto.

Un prezioso aiuto arriva dall’ospedale Gaslini. Per prevenire episodi simili, infatti, spesso basta una dose di adrenalina autoiniettabile. Iniettata per via intramuscolare, rappresenta il farmaco di prima scelta nel trattamento dello shock anafilattico provocato da punture di insetti, alimenti, farmaci o altri allergeni, grazie alla sua azione “rilassante” sulla muscolatura bronchiale ed inibente la liberazione di mediatori della reazione allergica. Possiede inoltre un’azione positiva sull’attività cardio‐vascolare (aumento della contrattilità e della gittata cardiaca, vasocostrizione arteriosa e venosa in diversi distretti corporei).

Infine occorre ricordare i tipici segni di allarme: sensazione di bruciore, o calore, prurito diffuso o localizzato (sopra e sotto la lingua, in gola, sul palmo delle mani e sulla pianta dei piedi), orticaria, angioedema (gonfiore del tessuto sottocutaneo), pallore cutaneo, alterazione della frequenza cardiaca e respiratoria, ipotensione e compromissione dello stato di coscienza (sopore, assenza di risposta agli stimoli, coma).

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