Economia

Esuberi Fiera di Genova, l’Ad Bruzzone: “Nostra priorità è salvaguardare lavoro e lavoratori”

antonio bruzzone

Genova. Dopo diciotto mesi di trattativa e un accordo siglato a fine maggio, torna alla ribalta la questione esuberi in Fiera di Genova. L’intesa stabiliva che su 31 lavoratori in esubero, di cui uno in pensione e uno dimesso per altro impiego, 14 sarebbero stati assorbiti da Comune e Filse e altri 6 nelle Darsene nautiche di fronte alla Fiera. L’ultimo “strappo” con i sindacati si è consumato però sugli altri, circa 6-7 lavoratori ancora in esubero.

“Il nostro interesse è salvaguardare il lavoro e i lavoratori – spiega l’amministratore delegato Antonio Bruzzone – per evitare gli esuberi abbiamo approntato le prime misure di ricollocazione in Comune, Filse e nelle darsene. Quanto agli altri lavoratori, abbiamo chiesto ai sindacati una rivisitazione del contratto integrativo aziendale per ottenere risparmi da investire nella salvaguardia dell’occupazione. Un guadagnare meno per lavorare tutti, ma le rappresentanze hanno chiesto 45 giorni di ulteriore trattativa, un tempo insostenibile per l’azienda”.

A quel punto Fiera ha chiesto un referendum tra i lavoratori. “Ma la possibilità che è stata immediatamente esclusa e dichiarata inaccettabile e provocatoria, il contrario di quanto da noi sostenuto”. A questo punto “continueremo come fatto fino a oggi a lavorare sui ricollocamenti e al contempo – conlcude Bruzzone – per trovare un accordo per ottenere risparmi da investire sul fronte occupazionale”

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