Camogli. Dopo la tragedia di Camogli, in cui Vittoria Castellini è morta travolta da uno yacht, ecco che su Facebook scoppia la polemica. “Dopo l’ultima tragedia di Camogli, che segue quella dell’anno scorso presso la spiaggia del Pozzetto, spero di non sentire più parlare di ‘tragica fatalità’”, scrive Andrea sulla pagina Facebook “Mugugno a Rapallo”.
“Chiunque non sia cieco, o non finga di non vedere, sa che a luglio ed agosto, dal mattino alla sera, a meno di 100 metri dalla costa sfrecciano avanti e indietro centinaia e centinaia di imbarcazioni a motore di ogni forma e dimensione – scrive ancora – Le cose stanno così e staranno sempre così, perché ‘business is business’, lo abbiamo capito. Bene, allora la proposta è questa. Signori del business, Signori della Guardia Costiera, se avete un minimo di coscienza organizzate una raccolta fondi e pagate ai poveri disgraziati della nuotata un abbonamento stagionale alla piscina, poi delimitate davanti ad ogni spiaggia un rettangolo balneabile di 20 metri x 20 per tutti quelli che vogliono sciacquarsi le ascelle, tipo vasca di allevamento delle orate, come avete fatto a Trelo, e poi tutto il mare ve lo tenete voi e la facciamo finita”.
Da questo post, ecco scatenarsi una valanga di commenti. “E invece no, non diamogliela vinta: le ordinanze contro gli assassini in yacht ci sono, facciamole applicare”, commenta Ursula. “Le barche che sfrecciano a meno di 200 metri dalla costa vanno castigate! in galera!! Ma quando uno nuota oltre i 200 metri senza segnalarsi non si può sempre incolpare le barche. Cambia da caso a caso”, scrive Stefano.
“Ieri pomeriggio (a Zoagli) abbiamo chiamato guardia costiera x grosso yacht vicinissimo, al punto di leggere la targa. Arrivati dopo 30 minuti e non hanno fatto niente….abbiamo saputo dopo che c’era Ignazio La Russa a bordo”, commenta un’altra persona. E ancora: “Ieri un gommone si è piazzato in scioltezza a 10 metri max. oltre gli scogli del Pozzetto…non ha fatto nessuna strage perché è stato ricoperto da insulti! Ma a sta gente imbecille,nessuno spiega le regole?”.
Insomma, residenti e villeggianti sono stufi di non poter fare il bagno senza rischiare di essere investiti e il concetto emerge chiaramente dalle loro parole.