Camogli, L’analisi dei tracciati satellitari e quella della carena e dell’elica dell’imbarcazione che ha investito e ucciso Vittoria Castellini potra’ consentire di capire il punto esatto in cui e’ avvenuto l’incidente. I dati saranno incrociati con le testimonianze raccolte il giorno dell’incidente. Tra queste, anche quelle che raccontano di una certa ‘lontananza’ dalla riva della nuotatrice. Nelle prossime ore il magistrato potrebbe dare il nulla osta per il rilascio del corpo della donna ai parenti.
Vittoria Castellini, 49 anni, madre di due figli, era una provetta nuotatrice che praticava gare di fondo. Venerdì, come spesso accadeva, dopo il lavoro persso l’hotel continental di Santa Margherita ligure, si era fermata a fare una nuotata prima di tornare a casa sua, a Sori. I carabinieri e la polizia municipale sono risaliti a lei solo ieri, dopo avere ritrovato la sua borsetta su una spiaggia di Recco. La donna era entrata in acqua dalla spiaggia dei Frati e aveva nuotato per diverse centinaia di metri verso levante, in direzione di Camogli, prima di essere travolta dal gozzo cabinato di dieci metri condotto da uno skipper di Camogli.
Venerdì sera nessuno aveva denunciato la sua scomparsa, forse anche perché i parenti pensavano che facesse un turno notturno nell’albergo. Ieri, invece, mentre i carabinieri erano ormai vicini alla
identificazione del corpo, la sorella ha chiamato allarmata non avendola trovata a casa. I familiari hanno poi identificato il corpo all’obitorio.
Sulla dinamiche dell’investimento che le ha stroncato la vita indaga il pm Silvio Franz che deve capire se l’uomo al timone del motoscafo stesse navigando alla distanza consentita dalla costa. L’uomo ha finora affermato di non essersi accorto di avere investito la donna. I test tossicologici e alcologici a cui e’ stato sottoposto sono risultati negativi. L’imbarcazione che l’ha investita e uccisa era da poco uscito dal porticciolo di Camogli. Ora sarà importante capire a che distanza dalla riva è avvenuto l’incidente.